Capirsi e conoscersi per fare la scelta giusta
Dopo la maturità, come hai deciso di continuare la tua formazione?
Con il “totouniversità”? Giocando a freccette? O avevi già informazioni chiare per scegliere con consapevolezza?
La scelta dell’università é un passo molto importante da affrontare. Lo è stato anche per me.
Solitamente verso maggio, la scelta arriva a restringersi ai svariati indirizzi che più o meno rispecchiano la nostra idea di futuro.
Nel mio campo ce n’erano molti e scegliere non è stato così facile. Devo ringraziare soprattutto il mio livello di maniacalità che mi ha portata a fare la scelta che poi si è rivelata la migliore tra tutte le opzioni.
Ma andiamo con ordine.
Ancora prima di affrontare la maturità sapevo già che avrei voluto continuare gli studi e volevo fare qualcosa che fosse nel campo della grafica tridimensionale.
Non essendomi ancora affacciata su quella porzione di “pianeta grafica” – che poi ho scoperto essere estremamente vasto, molto più di quanto si possa immaginare – ero indecisa tra vari indirizzi, quali: Grafica, Nuove tecnologie dell’arte, corsi semestrali di Computer grafica…
Insomma, c’era il settore ma non mi era ancora chiara la direzione da scegliere!
Un giorno, esasperata dalla quantità di scelte, ho preso dei fogli una penna e ho iniziato, in colonne diverse, a trascrivere ogni singola materia presente nei vari corsi che stavo valutando.
Ho provato ad assegnare dei voti da 1 a 10 – a seconda del mio interesse – a ogni materia, leggendo il piano di studi presente sui siti di alcune Università e Accademie.
Così andando avanti i voti migliori definivano la mia preferenza verso un indirizzo in particolare: Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia SantaGiulia.
E ti confesso che a metà piano di studi ho iniziato ad assegnare voti sempre più alti a quel corso – perché leggendo le materie mi entusiasmavo – nella speranza che alla fine dei conti risultasse il più favorevole per me. 🙂
E infatti così è stato!
Che sia stato un caso o una votazione pilotata lascerò a te deciderlo. Alla fine di questo pseudo “totouniversità” ho avuto l’impressione (confermata!) che Nuove Tecnologie fosse la scelta più giusta per me.
Se stai leggendo questo post, lasciati dare qualche consiglio.
Prendi un foglio e traccia le tue colonne, tante quanti i percorsi fra i quali sei indeciso.
Nel fare questo gesto e aprire i siti o le brochure, ti accorgerai che dentro di te sai che cosa vuoi scegliere semplicemente per il fatto che nel processo speri che quel corso in particolare abbia un numero di voti/pregi più alto degli altri; non si tratta di sommare voti ma di sfruttare il processo di scelta per capire meglio se stessi e quello che vuoi per il futuro.
Perché è un passo molto importante, più di quando scegli le scuole superiori… Lì, bene o male, hai ancora possibilità di scelta una volta che le hai finite: puoi stravolgere tutto, cancellare, e ricominciare da capo con un indirizzo accademico o universitario completamente diverso.
È capitato anche ai miei compagni di corso! C’è chi fa il mio percorso e prima ha fatto il Liceo Linguistico.
Non sto dicendo che una volta scelta l’università non si possa cambiare, anzi. Non esiste un momento giusto quando si tratta di scegliere il meglio per se stessi, quello che ti piace fare, il momento è sempre quello giusto. Si tratta di prendere coraggio e fare un “viaggio interiore” (molto onirica come cosa, lo so..) per capirsi, anche affrontarsi.
Questo è stato il mio metodo, la mia scelta, ma ce ne sono un’infinità.
C’è chi, a occhi chiusi, punta il dito su un foglio di carta su cui ha scritto i vari corsi; può sembrare casuale, ma nel momento in cui muovi il dito verso quei nomi qualcosa scatta, e speri di puntarlo verso QUEL nome…
O con un bersaglio e delle freccette.
Insomma, tutto è lecito, basta guardarsi dentro!
Permettetemi di ripetermi: si tratta solo di carpirsi e conoscersi.
Come fare la scelta giusta quindi?
Due consigli: non pensare al percorso, pensa a cosa vorresti fare come lavoro futuro, sarà questa idea ad essere chiarificatrice del percorso da intraprendere; non lasciare che siano gli altri a decidere per te.
Francesca Previtali,
Studentessa di Nuove Tecnologie dell’Arte
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