Presentazioni efficaci: 10 regole da seguire
Hai bisogno di una presentazione con delle slide che sappiano catturare il pubblico?
Segui queste 10 regole per un successo assicurato.
Devi presentare il tuo progetto o tesi? Vuoi essere memorabile e desideri che le tue slide siano estremamente convincenti? Saper parlare in pubblico attraverso presentazioni efficaci è indispensabile al giorno d’oggi, qualsiasi sia l’ambito in cui ti trovi.
Diciamoci la verità, ormai è semplicissimo realizzare delle slide online o con programmi come Powerpoint o Keynote o Canva (non stiamo parlando solo ai Grafici) ma quante riescono a catturare il pubblico e comunicare in modo efficace?
In questo articolo ti suggeriamo le 10 regole da seguire per creare delle presentazioni efficaci, sempre accattivanti e che il tuo pubblico non scorderà facilmente.
Partiamo!
Le 10 regole per rendere le presentazioni perfette ed efficaci:
- 20 minuti per conquistarli
- Progetta per il tuo pubblico
- Usa tutte le armi a tua disposizione
- 1 concetto, 12 parole
- Parla al 100% del cervello
- Componi le tue slide come in una foto
- Il font parla per te
- Il colore è emozione
- Dai ordine ai tuoi contenuti
- La conclusione di un’esperienza è l’esperienza stessa
20 minuti per conquistarli
La soglia dell’attenzione del tuo pubblico è sempre più bassa, come dimostra l’articolo (perché meglio 20 minuti di ore di formazione) di Beyond the Box al massimo arriva a 15/20 minuti.
Questo è il tempo che hai a disposizione oltre il quale rischierai di perdere non solo l’attenzione della sala, ma di accostare la tua ideo o progetto alla noia e il disinteresse.
Progetta per il tuo pubblico
Per attirare l’attenzione del pubblico è necessario capire chi abbiamo davanti, per farlo, è fondamentale adottare un atteggiamento human centered, cioè mettere al centro della progettazione della presentazione la persona.
Per fare questo dobbiamo tenere in considerazione 3 aspetti:
Il problema
Avere ben chiara la domanda alla quale stai rispondendo con la tua presentazione è fondamentale per creare un filo conduttore utile per chi ti sta ascoltando.
Pubblico
Devi conoscere il pubblico al quale vuoi parlare e adattare la presentazione ai suoi bisogni.
Contenuto
Il contenuto delle slide deve essere chiaro e immediato, l’utente deve assorbirlo velocemente per poi focalizzarsi su di te e su ciò che gli stai raccontando. Inoltre la struttura della presentazione varierà in base alla sua tipologia: se è una tesi di laurea, una idea di progetto o una ricerca di mercato, ovviamente i contenuti e le metodologie di fruizione varieranno notevolmente.
Usa tutte le armi a tua disposizione
Durante una presentazione sono vari gli elementi visivi e visibili che il pubblico vedrà, quelli che devi assolutamente tenere in considerazione sono:
Il presentatore
Sei il punto di riferimento e attraverso di te il pubblico si farà guidare nella presentazione, ciò significa che dovrai essere adeguato/a alla tipologia di presentazione, al contesto e al target al quale ti rivolgi: che tu ti rivolga ad un consiglio di amministrazione o al pubblico di un Ted Talk dovrai essere brillante ma il tipo di presentazione tua (abito) e delle slide cambierà notevolmente.
L’abito non fa il monaco ma di sicuro lo rende riconoscibile.
L’ambiente circostante e i suoi oggetti
Indipendente dal fatto di essere su un palco o all’interno di una videocall, devi riuscire a mantenere il focus su di te e su ciò che stai presentando, riuscire a gestire tutti i mezzi che hai a disposizione è la strada giusta per perseguire questo obiettivo.
Un esempio di ciò che è bene evitare ce lo offre proprio il maestro delle presentazioni: Steve Jobs, che durante l’evento Apple a Boston del 97 mentre annunciava la collaborazione con Microsoft che portava alcuni dei programmi del pacchetto office su Mac OS, proiettò la videochiamata con Bill Gates su un maxi schermo proprio sopra di lui e utilizzando le sue stesse parole:
”È stata la cosa peggiore e più stupida che abbia mai fatto in un evento. Era un disastro, perchè mi faceva sembrare piccolo, faceva sembrare la apple piccola, alla mercè di Bill Gates.”
B. Gates
Per esempio, nel caso della presentazione di Apple, Steve Jobs avrebbe potuto comunque portare in videochiamata Bill Gates, ma all’interno di un Mac. Di certo non su uno schermo di 4 metri.
Le slide
Attraverso le slide accadrà la magia, se fatte bene saranno le vere protagoniste del tuo successo, contrariamente porteranno il tuo pubblico a concentrarsi più sul non farsi vedere mentre sbadigliano che su ciò che gli stai raccontando.
Vediamo nel dettaglio come strutture e realizzare al meglio le tue slide.
1 concetto, 12 parole
Essere il più chiaro possibile è la chiave per interessare e coinvolgere il pubblico, più ciò che mostri è immediato più l’attenzione sarà su di te e ciò che stai presentando.
Quindi inserisci un solo concetto per slide in modo da focalizzare l’attenzione e i ragionamenti su un unico messaggio che deve essere esposto con meno di 12 parole per mantenerlo sempre chiaro e brillante.
Parla al 100% del cervello
Il cervello è diviso in due emisferi: la parte sinistra, razionale, volta a interpretare dati, numeri e informazioni; la parte destra invece più creativa e intuitiva che interpreta e relaziona le immagini i colori e i contenuti emozionali.
Quindi dobbiamo riuscire a soddisfare ambo le parti in modo da coinvolgere il pubblico a 360 gradi.
Componi le tue slide come in una foto
In fotografia si utilizzano varie regole per la composizione di uno scatto.
Queste sono utili anche per le tue slide!
Regola dei terzi:
Dividendo il riquadro nei suoi terzi, e posizionando i contenuti sull’intersezione di queste linee
gli garantirai un significato e impatto maggiore.
Comporre attraverso forme:
Organizza i tuoi contenuti al’’interno di una ipotetica forma geometrica.
Al nostro cervello piace trovare un ordine a tutto!
Il font parla per te
Il font sarà colui che darà parte del tono di voce della presentazione È bene scegliere con cura e attenzione quello o quelli più adatti scegliendone al massimo tre.Solo una cosa è certa, niente comic sans! È un font odiato dai comunicatori e dai grafici, ha un impatto per nulla professionale che si adatta molto di più per una festa di compleanno di bambini che ad una presentazione.
La dimensione si sceglie in base al pubblico della sala, più l’età avanza e maggiore dovrà essere la dimensione dei testi. Mi raccomando però, testa sempre queste scelte! Deve potersi vedere bene dalla prima all’ultima fila.
Il colore è emozione
Scegli i colori in base alle sensazioni che vuoi stimolare nel pubblico: colori caldi sprigionano gioia ed energia, ma anche rabbia o dolore; mentre i colori freddi ci danno tranquillità, leggerezza ma anche tristezza o solitudine quindi occhio… parola chiave equilibrio, ma soprattutto pochi colori e con un occhio sempre alla leggibilità.
A questo proposito può tornare molto utile lo studio di Maurice Déribéré che ha stilato una “classifica” delle combinazioni di testo su alcuni sfondi dal più al meno leggibile:
- Scritta nera su sfondo giallo
- Scritta verde su sfondo bianco
- Scritta blu su sfondo bianco
- Scritta bianca su sfondo blu, come i cartelle delle città nelle stazioni ferroviarie (una cosa
Trenitalia l’ha fatta giusta)
Tutto ciò unito all’utilizzo di colore, dimensione e forme per enfatizzare un concetto o un aspetto conferisce dinamicità e appeal alla nostra presentazione.
Teniamo a mente la possibilità di avere in sala, durante la nostra presentazione, persone con disturbi visivi (ad esempio i daltonici) che potrebbero non vedere o avere una percezione distorta di ciò che gli stiamo mostrando. Utilizzare quindi gli strumenti che ad esempio adobe color ci propone per verificare questi aspetti sono molto utili per avere la certezza che tutto ciò che noi mostrino nelle nostre slide venga comprese e letto in maniera corretta.
Dai ordine ai tuoi contenuti
È di fondamentale importanza dare una gerarchia visiva ai contenuti e agli elementi presenti nelle slide.
L’obiettivo è di rendere l’ordine di lettura a l’importanza di ciò che il pubblico vede intuitivo e chiaro.
Gioca con font, colori e forme per rendere chiaro ciò che ha più e ciò che ha meno importanza.
Questo renderà molto meno difficile e stancante seguire il discorso e manterrà le nozioni ordinate e ben impresse nella mente.
Arriviamo ora all’ultimo punto che può sembrare banale ma potrà “confermare o ribaltare il risultato”.
La conclusione di un’esperienza è l’esperienza stessa
Le persone avranno un ricordo della loro esperienza in base all proprio picco esperienziale (alto o basso) e dalla sua fine, non dalla media dell’esperienza tutta.
Per capire meglio questa teoria ce ne parla Daniel Kahneman durante il suo Ted Talk The riddle of experience vs. memory dove attraverso una analisi di due esperienze di colonscopie ci dimostra che nonostante uno dei due pazienti abbia avuto un intervento più doloroso nella media, il suo ricordo era più “felice” perchè il finale è stato più dolce.
Cosa si può dedurre da questo?
Che si deve lavorare bene sulla conclusione dell’esperienza che si offre al pubblico e che si deve lavorare sui picchi dell’esperienza per cercare di migliorarli.
Se sono picchi negativi:
tentare di invertire la risposta del pubblico, mentre se sono positivi, riuscire a farli diventare degli wow point, cioè punti dove le aspettative degli utenti vengono superate, sarà una delle chiavi del tuo successo.
Quindi per concludere la tua presentazione, nell’ultima slide inserisci una citazione, una frase, un video o un elemento che possa sorprendere e rendere il finale del vostro discorso memorabile.
Consigli
Poche animazioni ma buone
L’interazione con il pubblico è importante!
Durante la presentazione potrai essere costretto a tornare indietro alle slide precedenti per rispondere ad una richiesta dal pubblico: avere troppe animazioni all’interno delle singole slide renderà macchinoso e complicato arrivare al punto richiesto con il rischio di bloccare il filo del discorso e rendere tutta la presentazione pesante e noiosa.
Tre ulteriori chicche per avere una presenza scenica importante:
Battute, frasi ad effetto, cambi di tono di voce
La dinamicità è la chiave per mantenere un pubblico attento e interessato, intervallare nozioni con momenti più leggeri e divertenti renderà più piacevole e interessante il nostro discorso riuscendo ad avere il controllo dell’attenzione del pubblico.
Testa sempre tutto!
L’emozione può giocare brutti scherzi e non possiamo permetterci che siano proprio i mezzi con cui presentiamo a tradirci. Tutto ciò che facciamo, la dimensione dei font, i colori, le animazioni eccetera devono essere testate sul supporto che useremo. Il proiettore sarà il nemico numero uno e dobbiamo avere la tranquillità di saperlo domare per concentrarci su ciò che dobbiamo dire.
Questa è la guida che ti renderà fiero di tutte le tue presentazioni. Le presentazioni più efficaci sono quelle che attaccano gli occhi del pubblico alle tue slide!
Ricordati che la prima arma in tuo possesso per un’ottima presentazione sei tu stesso, e
come diceva Thomas Edison:
“Se facessimo tutte le cose di cui siamo capaci, saremmo letteralmente stupiti di noi stessi.”
T. Edison
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Pietro Regazzo,
I anno del biennio specialistico di Grafica e Comunicazione
(A.A. 2020/21)
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