Mura&Pezza è un brand molto giovane che prende vita da una collaborazione nata quasi per caso all’interno di un progetto promosso da Hdemia SantaGiulia e Machina Lonati fra le mura di via Tommaseo, sede che i due istituti condividono.

“La nostra vita è un progetto in costruzione”, con queste parole il Prof. Arch. Riccardo Romagnoli, Direttore oggi (e allora) di entrambe gli istituti, invita fin da subito, presentando i giovani designer Alessandro Pezza e Mirko Mura, a riflettere sull’apertura di attività imprenditoriali, avendo coraggio che è una prerogativa alla vita, non solo al lavoro.

Parla di lavoro competitivo e creativo… Quello che facciamo noi che ci ritagliamo una fetta di lavoro nell’Arte. Noi che spesso il lavoro dobbiamo cercarlo e inventarlo!

La collaborazione fra Alessandro e Mirko nasce nell’ambito del progetto di concorso DeaGourmet presentato agli studenti nel 2012.

Mixando le loro competenze sono riusciti dopo quell’esperienza a guardare “più in là del loro naso”, ad aprire le porte e a completarsi, ognuno condividendo le competenze dell’altro e mettendole a disposizione, facendo nascere questa coppia creativa nella quale la trasversalità delle competenze è stata vincente.

“L’università da molti sbocchi a chi li sa cogliere”, così parla Mirko, ex studente di Design del corso dell’Istituto Machina Lonati, che oggi si è convinto della direzione lavorativa presa dopo un po’ di alti e bassi e percorsi ad ostacoli veri con le tante porte in faccia chiuse che un po’ l’hanno demotivato nelle scelte.

Riprendendo i contatti con Pezza dopo quasi un anno dal progetto lanciato in Accademia, hanno deciso di non specializzarsi su un’unica competenza, ma di cavalcare l’onda delle aziende che chiedevano di potersi riferire e commissionare progetti ad un’unica persona che si occuparsi di tutto, brand identity, design (food design, product design, Interior), sito e grafica web, in pratica il restyling a 360° di un’azienda.

Sono passati dalla collaborazione con un prestigioso hotel a Salò del Garda, alla collaborazione con il marchio Mogg che oggi realizza anche tappeti, grazie alla lungimiranza Mura&Pezza.

La vera fortuna (ci vuole anche quella!) arriva quando un amico dall’Australia fa da tramite con un gioielliere in loco, Harry Georje Bodikian, uno dei maestri gioiellieri più noti in Australia, e i ragazzi riescono a proporre una linea di gioielli disegnata interamente da loro.

Qui scatta la scintilla: Alessandro e Mirko si accorgono che è proprio il gioiellere, con orgoglio, a presentare ai suoi clienti più fidelizzati quella linea disegnata da designers italiani.

Si rendono conto quindi che il Made in Italy vale tanto e in tutto il mondo risuona proprio il concetto della manualità e di design e arte italiano.

Lo stile di vita italiano appassiona l’estero perché all’estero questo stile manca e quindi le persone cercano di farlo loro proprio tramite l’acquisto della nostra moda, il nostro design.
Da qui nasce il brand Mura&Pezza.

E da qui nasce ora la voglia di affermarsi anche in Italia perché è veramente brutto essere testimonial di Made in italy all’estero e non riuscire a farlo in Italia.

Oggi la coppia vanta numerose collaborazioni trasversali con chi apparentemente non sembra essere così vicino al mondo della gioielleria ma lo è: personal shoppers, wedding planners, …

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La prima collezione nata dai loro progetti si chiama Essenza. Ripulita dai canoni classici ed artefatti della gioielleria, i pezzi della collezione hanno forme minimali.

L’idea è quella di creare una forma iconica e di utilizzarla poi sempre come base per altre linee che vedono completare la struttura con diamanti, perle o altri tipi di materiali oltre all’oro.

Sul finire dell’incontro i ragazzi hanno svelato che sarà presto in commercio una nuova linea dedicata anche al mondo maschile che ha un mercato sempre più in crescita. Sono quindi in vena di nuove sperimentazioni e hanno ben in testa che la fase di ricerca c’è e ci sarà sempre.

Laura Tonin
Social Media Developer per Hdemia SantaGiulia

Guarda il video con la domanda fatta ad Alessandro Pezza prima della conferenza