Guerrilla Marketing, gli esempi più riusciti

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

Il mondo della comunicazione, si sa, si muove attraverso la creatività, la novità, il rompere gli schemi. Per questo, piccoli e grandi brand fanno pubblicità non convenzionali e sorprendenti per stupire il consumatore finale e creare in lui emozioni indelebili. Tra queste attività, c’è il Guerilla Marketing.

Ma proviamo a capire meglio di cosa si tratta.

Dov’è nato il termine Guerilla Marketing?

Jay Conrad Levinson nel suo libro “Guerrilla Advertising” (1984) utilizza per primo questo termine. Si riferisce chiaramente alla “guerriglia” che è una forma di guerra irregolare fatta di piccole strategie tattiche utilizzate da civili armati.
Molte di queste tattiche includono imboscate, sabotaggi, incursioni ed elementi di sorpresa.
Proprio come la guerriglia, il Guerilla Marketing usa lo stesso tipo di tattica: elementi a sorpresa, incursione di brand in luoghi non sospetti, etc.

Quali sono i vantaggi del Guerriglia Marketing?

Distinzione. Il Guerilla Marketing non è una tattica comune, richiede tempo, creatività e budget, quindi èpiù probabile che si distingua dalla concorrenza. Questo è utile soprattutto per i nuovi marchi che cercano di entrare in un settore con un mercato già stabilizzato. Oppure per i brand anche conosciuti che si muovo in mercati in cui la comunicazione avviene sempre negli stessi modi.

Pubblicità non convenzionale. La pubblicità tradizionale è un tentativo diretto di convincere qualcuno a comprare qualcosa e alle persone non piace sentirsi obbligati.
Il Guerilla Marketing offre un modo alternativo di promozione, vendendo a persone in maniera indiretta.

CreativitàPer le pubblicità più comuni, solitamente ci sono degli standard a cui attenersi come il numero di parole da usare o il corretto uso dell’immagine coordinata.
Il Guerilla Marketing offre molte più libertà creative, non seguendo nessuno schema predefinito.

Viralità. Il più grande vantaggio è la viralità che la campagna di Guerrilla Marketing – se fatta bene –sicuramente otterà. Se le persone condividono foto e video della guerrilla, il brand acquisisce velocemente riconoscibilità più che con qualsiasi altra attività di marketing o campagna pubblicitaria.

Adesso che abbiamo capito quali sono le particolarità del Guerriglia Marketing, diamo uno sguardo ad alcune delle campagne più belle e riuscite.

The Blair Witch Project

Manifesto di The Blair Witch Project

Il primo vero e proprio esempio di Guerilla Marketing è sicuramente “The Blair Witch Project”, un film horror ispirato alla leggenda metropolitana che circolava nel 1994 a proposito di alcune sparizioni misteriose nella città di Blair, nel Maryland (USA).

Il successo di questo film è stato proprio il modo particolare con cui è stato promosso; oltre alla creazione di un sito web dedicato appositamente alla vicenda (ed era il 1994…), è stato di grande impatto l’utilizzo diun’immagine chiara e diretta che rappresentava i tre protagonisti scomparsi.

Il film raccontava, infatti, la storia di tre studenti scomparsi nel nulla dopo aver fatto delle ricerche sulla strega di Blair. I produttori hanno quindi pensato di costruire un mockumentary, ossia un fasullo documentario da far girare sul web; contestualmente una campagna promozionale offline.

La campagna ha avuto grandissimo successo e raccolse in poco tempo oltre i 200 milioni di dollari.

Nike – Catch the Flash

Frame del video di Nike per la campagna “Catch the Flash”

Nike è nota per le sue pubblicità non convenzionali e creative; ma soprattutto per il fatto che invoglino le persone a fare attività fisica, a mantenersi in allenamento.

Con lo scopo di sponsorizzare una giacca dai colori fosforescenti, Nike ha realizzato un evento chiamato “Catch the Flash”. La giacca in questione era prevalentemente destinata a rendere visibili i corridori lungo le strade nelle ore più buie.

La campagna prevedeva che le persone si sfidassero a chi trovava il maggior numero di “flash runner”. Questa campagna è stata seguita da ogni parte del mondo e per mesi si è sentito parlare dei runners. Un ottimo modo quindi per sensibilizzare le persone e stimolarli all’allenamento e per far notare il brand.

Coca Cola – Happiness Machine

Foto della campagna pubblicitaria di Coca Cola “Happiness Machine”

Uno dei più importanti pilastri del brand Coca Cola è la felicità.

Su questo concetto, è stata creata la campagna della Macchina della felicità dove un meccanico ha installato una macchina Coca-Cola in un campus universitario. Quando gli studenti e i docenti si avvicinavano alla macchina per una bibita, ricevevano svariate sorprese come merendine, pizze e lattine gratis.

Prendi un Tic Tac

Foto della campagna pubblicitaria di Tic Tac

Ti è mai capitato di essere vicino a qualcuno il cui alito potrebbe far morire i fiori? Penso sia successo a tutti almeno una volta nella vita.

Su questa comune disgrazia, Tic Tac ha sviluppato la sua campagna in Francia.

Hanno messo un attore per strada che chiedeva indicazioni ai passanti indicazioni. Mentre il mal capitato sta rispondendo alla domanda, l’attore finge di svenire e insieme a lui tutte le persone intorno iniziano a cadere a terra.

In tutto ciò, i passanti restano stupiti e si chiedono perché tutte queste persone siano cadute… a questo punto parte un video: mostra ancora più persone che svengono in tutta la città; su treni e autobus, nelle stazioni radio e al di fuori dei ristoranti. Alla fine del video c’è un semplice copy: “prendi un Tic Tac”.


Siamo arrivati alla fine delle Guerilla Marketing più geniali di sempre, almeno a parer mio.Ve ne viene in mente qualcun’altra? Fatemelo sapere e stupiamoci insieme!

Valentina Cammardella
III anno di Web e Comunicazione d’impresa


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