Essere creativi è qualcosa di molto diverso dall’essere semplicemente fantasiosi, parola di Scenografo!
Enrico Dusi, scenografo professionista, ci parla della creatività dei suoi studenti.
- Chi è Enrico Carlo Dusi?
La mia biografia dice che in ordine sono acquario ascendente acquario, milanese, creativo, scenografo, professionista, appassionato e professore. Il mio curriculum vitae professionale dice che ho firmato gli spazi scenici di importanti produzioni televisive tra cui “Bim Bum Bam”, “Ok il prezzo è giusto”, “Passaparola” e tutte le edizioni degli ultimi dieci anni di “Zelig”… e, ovviamente, dice che insegno Scenografia per la televisione e Interaction design all’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia.
- In ordine si è definito prima appassionato e poi professore, per noi interessante ordine mentale di cose. Vuole parlarci dell’insegnamento che cerca di trasmettere ai suoi ragazzi in Accademia?
Le immagini raccolte nella presentazione, danno in parte testimonianza concreta ed emozionale della esperienza didattica del corso di Scenografia per la televisione dell’Anno Accademico 2013/14.
Parlare di scenografia per la televisione è impossibile: è come voler materializzare comunicando con le parole le foto ricordo di un viaggio, di una storia, di un luogo. La disciplina infatti è talmente poliedrica nelle tipologie dei set e richiede una tale competenza tecnica che le ore disponibili di solito sono impegnate per lo più a fornire gli strumenti operativi essenziali ed una panoramica sugli aspetti più specifici della progettazione scenica per la televisione.
Grazie all’interesse ed alla volontà degli studenti del corso 2013/14 siamo riusciti a fare di quello che avrebbe dovuto essere un corso di carattere prevalentemente tecnico un corso di carattere profondamente creativo: al punto che non ricordo lezioni in cui non ci siano stati momenti di confronto creativo e progettuale… Non abbiamo comunque sorvolato sugli aspetti tecnici e concreti della progettazione: essere creativi vuol dire essere capaci di rendere concrete le proprie idee. È qualcosa di molto diverso, che richiede fatica e ben altre competenze, che l’essere semplicemente fantasiosi.
- Al primo posto quindi viene sempre la creatività! Non per niente la Scenografia è una materia che si insegna in un’Accademia di Belle Arti…
Ma come si può presentare un creativo, uno scenografo, finiti gli studi?
Con i ragazzi abbiamo operato creativamente con la massima libertà e con mentalità progettuale rigorosa, come Designer più che “artisti”.
Per aiutarli ad entrate nell’ottica lavorativa concreta, i temi affrontati non sono stati solo meri esercizi creativi ma, per ogni studente, l’obbiettivo era di costituire materiale visivo e tecnico adatto alla redazione di un book concepito come portfolio di presentazione valido per qualunque ambito progettuale parallelo alla scenografia quali ad esempio sono gli eventi, gli allestimenti, la moda, il retail, la comunicazione pubblicitaria, l’interior design e l’arredamento.
Come tutti sanno la scenografia per la televisione è una materia che fondamentalmente si occupa di progettazione di spazi per la comunicazione visiva di massa e per questo offre una incredibile casistica di tipologie sceniche in cui cimentarsi progettualmente, dall’informazione delle redazioni giornalistiche, all’intrattenimento, fiction, multimedia, sport, dirette, special events, commercials e potrei proseguire…
Per questo motivo sono convinto che lo studio della scenografia per la televisione sia uno strumento formativo straordinario, una specie di portale che può metter in comunicazione il mondo dell’arte e quello della vita quotidiana. È una disciplina in grado di costruire degli individui culturalmente flessibili, impegnati e concreti, capaci di sognare e di lavorare in team, dotati di eclettismo e assolutamente in grado di progettare con personalità uno spazio scenico sia esso per lo spettacolo, per la comunicazione, per il design o per l’arredamento e per gli ambiti multimediali.
- Abbiamo parlato dei Suoi ragazzi… vuole dire qualcosa a loro direttamente?
Grazie davvero a tutti gli studenti che hanno dimostrato stima personale per me ed interesse per la disciplina, lavorando tutti al meglio delle proprie capacità e fornendo prove talvolta già di livello assolutamente professionale.
I miei studenti, Elise Menna, Filippo Marai, Maria Cassia Fernanda Dos Santos, Kevin Vielmi, Marta De Antoni Migliorati, Martina Pedrotti, Miriam Rossi, Sharon Pugliese e Valentina Guaita.
Speriamo proprio che siano gli scenografi del futuro… i miei futuri colleghi! 😉
Enrico Dusi,
Scuola di Scenografia e Tecnologie dello Spettacolo
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