Ma io da grande volevo fare l’artista!
Sabato 21 febbraio 2015: mi sono svegliata e ho realizzato che è finita. La sessione di esami, prove finali e tesi più attesa dell’Accademia SantaGiulia (quella in cui abbiamo tipo 170 lauree e non so quanti appelli) è FINITA. E che c’è di strano, direte voi? Normale routine, no?
E invece no… Permettetemi di dire che questa volta qualcosa in più c’è…
Io c’ero, e non solo in alcuni casi come spettatrice di discussioni in cui studenti affezionati mi hanno invitata in nome del rapporto creatosi negli anni… Io c’ero e dovevo partecipare… Anzi… Ero tenuta a presiedere la commissione e quindi a gestire la situazione. Ero il PRESIDENTE.
Lo SPETTACOLO a cui ho potuto assistere è stato incredibile: aldilà della qualità di molti dei lavori presentati, aldilà delle competenze certificate e acquisite da chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro… Aldilà di tutto questo (che per l’istituzione che rappresento sia chiaro, è indubbiamente la prima cosa!) ciò che maggiormente mi è rimasto e rimarrà impresso nella memoria è l’EMOZIONE… l’emozione che ho potuto provare.
Quanti occhi lucidi, quante voci spezzate. Quanti momenti di silenzi in cui tutto spariva dalla testa del candidato che improvvisamente pareva non avere preparato nulla. E di contro quante sorprese: studenti che in anni di lezioni si sono sempre dimostrati taciturni, silenziosi e magari poco partecipativi, improvvisamente trasformati in ORATORI di grandissimo livello.
E accanto a loro, le FAMIGLIE: “ringrazio innanzitutto i miei genitori e i miei nonni senza cui tutto questo non sarebbe stato possibile”… ho perso il conto di quante volte ho letto questo pensiero sui cartacei delle prove finali e tesi… Famiglie ancor più emozionate degli studenti, famiglie che fremono, che pendono dalle tue labbra, che attendono quel voto finale che è la summa di tanti anni di sforzi, sacrifici e pesi.
Ed io li: sinceramente emozionata, tesa di dovere in pochi secondi PROCLAMARE quel titolo. SPERO DAVVERO NON SI SIA PERCEPITO!!
E allora, diventa veramente difficile quel ruolo di PRESIDENTE, di MEDIATORE, della discussione. E sono stati davvero tanti i momenti di arricchimento personale, culturale ed etico che ho potuto vivere in questi giorni. E questo grazie ai colleghi docenti presenti insieme a me in commissione: docenti chiamati a svolgere questo ruolo di analisi non sempre facile. Ho visto tutor e relatori, accanirsi e combattere per affermare il lavoro dei propri studenti, come se fosse il loro. Ne ho visti altri, che pur davanti a lavori non proprio edificanti, si sono battuti come leoni per cercare di evidenziare gli aspetti positivi degli elaborati facendone dei veri e propri “colpi di genio”. In questo posso davvero affermare che gli studenti dell’Accademia SantaGiulia sono davvero fortunati ad avere docenti così su cui contare… Persone indubbiamente di grande professione ma soprattutto di grande, grandissimo spirito. Il mio GRAZIE va a tutti i colleghi, perché grazie a loro siamo riusciti a mettere sul piatto della discussione ogni volta, questioni davvero importanti che riguardano proprio la qualità della nostra offerta formativa e il valore di questa.
Ecco cos’è per me l’Accademia SantaGiulia.
PERSONE
Persone che si incontrano, incrociano i loro cammini e decidono di percorrerli insieme. A volte ci riusciamo per sempre (sono tanti i ragazzi che restano amici anche alla fine del loro percorso, che ti cercano nei corridoi o negli uffici, a due minuti dalla fine della proclamazione, ancora tutti emozionati, solo per dirti GRAZIE) a volte invece ci perdiamo. Ma io sono certa che anche questi ragazzi, nel profondo del loro cuore, sanno bene quanto l’Accademia sia stata presente per loro.
A tutti comunque il mio augurio perché sappiano mordere la vita come l’Accademia spero abbia morso la loro incrociando i loro destini. Mordetela questa vita (non facile, lo so!) con forza e CORAGGIO, con fermezza e desiderio.
Per questo ho voluto titolare questo mio intervento, citando un titolo di prova finale che mi ha proprio colpito e sperando che l’artista in questione non se ne abbia a male.
“MA IO DA GRANDE VOLEVO FARE L’ARTISTA”.
Aldilà del senso specifico che Gaia Mazzola ha voluto esprimere e che riguarda il suo percorso personale, mi piace l’idea che chi entri in accademia lo faccia con il sogno di DIVENTARE DA GRANDE ARTISTA… E contribuire a questo ci rende davvero orgogliosi.
Buona fortuna Artisti!
Ilaria Manzoni
Vicedirettore dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia
0 commenti