Inchiostro su pelle: il tatuaggio è arte nello studio di Mastink

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

Studio Mastink

Il tatuaggio è tante cose diverse. Ogni persona ha il suo punto di vista, un modo soggettivo di percepire quei segni indelebili sulla pelle che sono per molte culture, vicine e lontane, una tradizione millenaria e un linguaggio per raccontare storie, costumi e modi di essere. Secondo le parole dell’artista e tatuatore bresciano Mastinkil tatuaggio è arte, moda, espressione di sé, estetica, libertà, ma anche professione, ricerca e passione.

Nel mese di aprile Vinz Beschi, docente del I anno del biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte, ha organizzato un incontro per i suoi studenti affinché avessero l’occasione di riflettere su questa espressione artistica, distante da quelle usuali: il mondo dei tattoo.

Studio Mastink
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Qual è stato l’obiettivo dell’incontro con Andrea Pietropaolo, in arte Mastink?

Come sempre nell’ambito della mia cattedra di Didattica della multimedialità, lo scopo è cercare di capire quanto il corpo abbia dato e possa dare al mondo dell’arte e utilizzare proprio la multimedialità per riflettere su queste tematiche. Il tatuaggio è una forma espressiva che incide su questa tela, sulla pelle e sul corpo.

Ho deciso di coinvolgere Andrea perché la classe riuscisse ad affrontare con maggior fiducia le fasi progettuali successive. Partendo da quanto condiviso proprio con lui, a gruppi, gli studenti sono riusciti a lavorare sul tema del corpo, sulla colorazione della pelle e sull’inserimento di elementi sulla figura per il loro progetto finale.

L’incontro è stato parte integrante del progetto “Oltre la pelle” dedicato alla riflessione degli studenti sulla rappresentazione e percezione del corpo umano attraverso varie forme multimediali: il corpo non è solo un soggetto o un oggetto artistico, ma diviene nelle manifestazioni artistiche contemporanee uno strumento espressivo e un ambito di studio.

Studio Mastink
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Il professor Vinz Beschi, da sempre attento ai linguaggi moderni e alle forme espressive meno convenzionali, ha così proposto ai ragazzi un dialogo con Mastink, tatuatore attivo da circa cinque anni, dal titolo “Inchiostro e identità: espressioni di sé attraverso il tatuaggio” in cui gli studenti sono stati spinti ad esplorare e comprendere in maniera profonda le potenzialità espressive del corpo, indagandone il ruolo nella comunicazione, nella cultura e nell’identità individuale. 

Abbiamo fatto visita a Mastink Private Studio, in via Reverberi a Brescia, per incontrare Andrea Pietropaolo insieme al professor Vinz Beschi e per scoprire qualcosa di più sul colorato mondo dei tatuaggi e sul confronto che gli studenti hanno avuto proprio con Andrea nelle scorse settimane. 

Andrea, ti occupi di tatuaggi da circa cinque anni, da dove nasce la tua passione?

Ho sempre avuto una grande passione per il mondo dei tatuaggi: quando ero piccolo mi riempivo di trasferelli così appena possibile i miei genitori mi hanno regalato un tatuaggio. A 18 avevo già un braccio pieno e ogni mese c’era una seduta dal tatuatore che mi aspettava. Ho iniziato a frequentare gli studi e le convention per passione e per vedere com’era quel mondo che mi intriga tanto

Nel momento in cui ho dovuto abbandonare lo sport agonistico a causa di diversi infortuni, mi sono ritrovato con parecchio tempo libero, ho ricominciato a disegnare e ho comprato la mia prima macchinetta, quasi per gioco. Da lì non l’ho più lasciata!

Studio Mastink
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Fai principalmente tatuaggi fine line, come hai costruito il tuo stile artistico? 

Lo stile si è sviluppato da ciò che mi piaceva disegnare: facevo piccoli sketch miei e cercavo di riprodurre ciò che creavo sulla pelle. A forza di fare tatuaggi, mi divertivo a fare cose sempre più fini, con aghi sempre più sottili. Ho iniziato a semplificare il disegno, togliendo dettagli oppure lasciando i dettagli, ma eliminando le sfumature. Ho tolto tutto, ho imparato a usare le linee e ho inserito via via di nuovo le sfumature, ma con molta più consapevolezza di prima. Continuando ad aggiungere piccoli elementi ho raggiunto il mio stile: ciò che faccio adesso è l’unione di tutto ciò che mi piace realizzare perché creo composizioni con dettagli geometrici fini, parole e soggetti micro realistici.

Studio Mastink
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L’obiettivo dell’incontro con gli studenti è stato proprio quello di confrontarsi su questo tipo di espressione artistica. Che tipo di significato danno le persone che incontri ai tatuaggi, segni che incidono in maniera tanto importante sul corpo?

Dipende: alcuni danno grande valore al tatuaggio perché vogliono raccontare una storia, esprimere qualcosa o imprimere su di sé un ricordo molto significativo della propria vita. Allo stesso modo, incontro gente che si tatua più per moda o per una questione estetica.

È certo che nella scelta di farsi tatuare esista sempre una componente estetica: spesso mi è capitato di lavorare con persone che hanno un problema ad accettarsi o ad accettare determinate zone del proprio corpo quindi riuscire a valorizzare determinati punti con un tatuaggio può avere un impatto importante a livello mentale ed emotivo.

A livello professionale cerco di rendere il tatuaggio più artistico possibile e di interpretare il disegno: mi sento fortunato perché ho la possibilità di esprimermi in maniera libera e personale e ho una nicchia di clienti che mi permette di lavorare seguendo completamente il mio stile. 

All’interno dei suoi insegnamenti, il professor Vinz Beschi ritiene fondamentale per gli studenti il confronto con giovani professionisti che raccontano la propria esperienza per comprendere come il raggiungimento del successo sia determinato dalla grande passione che induce a continuare a studiare e ad approfondire. La passione combinata al grande impegno permette di ottenere i risultati auspicati.

Studio Mastink
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Accogliere in aula Mastink è stato utile per analizzare il suo percorso di crescita professionale così come l’impegno costante e l’attenzione nell’osservare ciò che succede attorno a lui e nel trasferire tutto questo dentro la sua attività quotidiana.

Vinz Beschi, quali temi sono emersi in aula nel dialogo sul tema del tatuaggio?

Nel corso della riflessione sono emersi due aspetti importanti sul tattoo: uno è quello artistico legato al segno, al disegno, al fatto che la pelle diventi una tela sulla quale esprimersi; l’altro invece è l’azione che si lega al corpo. Tanti artisti, infatti, hanno fatto del proprio corpo una modalità di fare performance e sono coscienti del fatto che, agendo con il corpo, stanno compiendo un’azione intensa. Il tatuaggio, ad esempio, è un gesto molto forte sul fisico, anche molto dolorosoindelebileespressione di idee e di pensieri che riflettono sulla dimensione corporea e materica in modo ancora più ampio e profondo.

Gli studenti hanno raccolto tutte queste ispirazioni in un video in cui il corpo diventa metafora: le riprese sono finite e ognuno ha elaborato il proprio progetto di esame partendo da un concetto basato su un modo di dire legato al corpo umano, come per esempio ho la testa vuota, ho perso la testa, hai un cuore di pietra, sei una testa di cavolo. 

Studio Mastink

Mi hanno molto stupito perché attraverso il video hanno cercato di rappresentare questi elementi utilizzando delle soluzioni molto originali sul tema del corpo e sfruttando anche le potenzialità dell’intelligenza artificiale, combinata con aspetti reali e fisici, ha ricordato il professor Beschi.

L’intelligenza artificiale, infatti, deve lasciare la possibilità di fare qualcosa di concreto che rimandi a una percezione fortemente sensoriale in contatto con la realtà. Il progetto è diventato un pretesto per riflettere sull’integrazione tra arte, corpo umano e multimedialità come focus del percorso didattico. 

Così, gli studenti hanno raccolto le sollecitazioni offerte dalla tecnologia, dal digitale, ma anche dalle parole di esperti e professionisti per confezionare un prodotto che raccontasse l’essenza stessa del corpo come strumento e mezzo per fare arte, attraverso la pelle, i gesti, ma anche l’espressione di sé senza limitazioni, in ogni forma creativa. 

Ufficio Comunicazione, Accademia SantaGiulia

Per maggiori informazioni, contatta l’Ufficio Orientamento.


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