Matteo Piccicuto e la sua tesi in Nuove Tecnologie dell’Arte: la passione per il video diventa professione

Pubblicato da Accademia SantaGiulia il

Foto di Davide Zanotti - Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte

Un progetto video per raccontare la storia di Lorenzo Breschi e tanti nuovi obiettivi da raggiungere

I progetti di tesi degli studenti dell’Accademia SantaGiulia sono sempre estremamente creativi, spesso sorprendenti e quasi mai banali, ma quando ci è capitato tra le mani il lavoro di Matteo Piccicuto, non abbiamo potuto fare altro che rimanere a bocca aperta!

Matteo Piccicuto, bresciano che vive a Massa, è laureato al triennio di Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia SantaGiulia. Appassionato di linguaggio audiovisivo e motori, lavora fin dai tempi delle scuole superiori nel campo del video e da un paio d’anni collabora con la casa di produzione TS Creative.

Ciò che meraviglia del lavoro che ha presentato alla commissione durante la sua sessione di laurea sono la professionalità e la competenza con cui ha realizzato un prodotto tanto ambizioso: “L’utilizzo della ripresa aerea nelle forme di comunicazione audiovisuale” è un lavoro analitico e vasto di oltre 200 pagine da cui nasce lo storytelling dell’esperienza di Lorenzo Breschi, un farmacista toscano con una passione intensa, l’aviazione, a cui Matteo Piccicuto, attraverso il suo lavoro, ha dato voce.

Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Alessia Matteoni
Qual è la genesi del tuo progetto?  

“Tutto è partito dall’idea di dedicare la mia tesi di laurea all’utilizzo della ripresa aerea. Sono entrato in contatto con Lorenzo Breschi che era interessato a realizzare un video per promuovere il suo team di volo, “Charlie Twenty Six”, così ho avuto l’opportunità di creare questo progetto che si allineava alla perfezione con ciò che volevo descrivere nella mia tesi: quel desiderio di riprendere il mondo dall’alto.

All’interno della tesi ho approfondito il concetto di God’s Eye View, il punto di vista divino che l’uomo sperimenta volando. Realizzando questo documentario ho volato tanto con Lorenzo Breschi e ho capito effettivamente che questa prospettiva, unica e privilegiata, crea dipendenza”.

Il documentario, intitolato “Il dilettante”, è nato per essere il primo di una serie: “Il progetto originario doveva essere più complesso. L’inverno ha complicato le cose e non c’era il tempo per poterlo completare. Per la tesi ho presentato il primo episodio. Il secondo sarà dedicato a Massimo Poggi, il gregario di Breschi, “L’esperto”, e il terzo li vedrà coinvolti insieme, magari con alcuni piloti delle Frecce Tricolori. Il titolo della serie completa sarà “300 piedi sopra il cielo”, l’altitudine a cui si effettuano le manovre durante gli airshow”.

Davide Zanotti - Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Davide Zanotti
Dal punto di vista didattico in Accademia SantaGiulia provate forme audiovisive differenti. Da dove nasce la scelta del documentario come modalità narrativa? 

“Ho scelto il documentario perché è uno degli stili che più mi si addice: trovo immediato ed efficace trasmettere un messaggio attraverso la narrazione di una persona, la musica, il racconto diretto.

Approcciandosi poi con chi non è abituato a stare davanti alla camera, basare tutto su un’intervista è il metodo più semplice per entrambi, per poter creare una filo logico e immaginare una serie di coperture video in linea con il racconto”.

Cosa di ciò che hai appreso in Accademia SantaGiulia ti è stato più utile in questo progetto? 

“Venivo già da questo mondo, ma ci sono alcuni aspetti approfonditi in aula che sono stati essenziali. Penso a tutta la parte di pre-produzione, ad esempio. Come presentare un’idea, definire il concept, realizzare lo script, elaborare una scaletta efficace per un’intervista sono aspetti fondamentali per la buona riuscita di un progetto”. 

Alessia Matteoni - Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Alessia Matteoni

Realizzare riprese aeree non è per niente semplice, portare una camera in aria è una sfida complessa e ingegneristica che ha richiesto l’impegno di Matteo Piccicuto, ma anche di tutti i suoi collaboratori di TS Creative che, sperimentando ogni giorno attraverso riprese video per il settore automotive, hanno sfruttato diversi espedienti tecnologici applicati anche al volo per ottenere il risultato atteso!

In primo luogo hanno attaccato un drone ad un altro aereo, creando un vero e proprio camera plane che, grazie ai sistemi di trasmissione video, poteva essere controllato da remoto. 

“Abbiamo preso spunto dalle riprese di Top Gun Maverick – racconta Matteo, – Lì sostanzialmente hanno attaccato a un aereo quei sistemi che utilizzano sugli elicotteri durante le gare di Formula Uno o nei rally e così hanno creato questo cinejet”. 

Alessia Matteoni - Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Alessia Matteoni

Protagoniste di questa produzione anche le GoPro, piccole, leggere e facili da utilizzare in sicurezza perché permettono all’aereo di poter effettuare qualsiasi manovra. E soprattutto le tecnologie sviluppate negli ultimi anni: i giroscopi all’interno delle camere, ad esempio, che possono registrare i dati di movimento e permettono di stabilizzare la ripresa in maniera automatica.  

“All’interno dell’aereo non c’è tutto questo spazio quindi anche uno stabilizzatore classico Ronin è difficile da utilizzare. Le macchine mirrorless, come le Sony, ora offrono anche questo strumento per agevolare la realizzazione della ripresa. Un occhio attento nota che c’è qualcosa di strano, però il risultato finale è soddisfacente”.

È stato indispensabile il supporto dei ragazzi della casa di produzione TS Creative con cui collabori. Di cosa vi occupate? 

“Siamo un gruppo di appassionati, tutti tra i venti e i trent’anni, specializzati soprattutto nella produzione di contenuti dedicati all’automotive. L’obiettivo è estendere il nostro ambito di intervento a tutto ciò che è dinamico, movimento, motore: lo chiamiamo Dynamic Film Making.

Ci occupiamo anche del settore navale, visto che siamo di Massa, e la mia tesi ci ha dato l’opportunità di aprirci anche al mondo dell’aviazione”. 

Avete qualche progetto interessante in cantiere?

“Abbiamo diverse attività che stiamo seguendo al momento. Stiamo sviluppando una web serie che fra un paio d’anni dovrebbe approdare anche in TV e che strizza l’occhio al Top Gear degli anni d’oro. Siamo in fase di pre-produzione di un progetto che chiamiamo in codice “Il viaggio dell’eroe” dedicato al settore motorsport e a breve cominceremo un piccolo mediometraggio di apertura.

Collaboriamo anche con diverse grandi agenzie di comunicazione e con loro sviluppiamo progetti con clienti importanti come Aprilia e Yamaha”. 

Davide Zanotti Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Davide Zanotti
Ma sappiamo che avete un progetto ancora più ambizioso sul tavolo!

“Sì, stiamo sviluppando un’idea innovativa e impegnativa grazie ad un finanziamento europeo: l’obiettivo è costruire una di quelle auto che si vedono sempre nelle produzioni cinematografiche con annesso il braccio per le riprese.

Abbiamo acquistato un’auto molto particolare, studiata per la pista, a cui vorremmo applicare un braccio di nuova generazione, meno costoso, molto più piccolo, che utilizza tecnologie nuove per riprendere realmente il dinamismo di tutto ciò che documentiamo. Ci piacerebbe realizzare qualcosa che permetta di vivere realmente la velocità, tramite cineprese ad alta velocità che filmano anche a 1000 frame al secondo e permettono super slow motion.

Questi tools permetteranno di mostrare realmente il funzionamento delle sospensioni di una macchina, dei freni, degli pneumatici. Un progetto che in Italia potrebbe avere futuro: è proprio qui che si è sviluppata la Motor Valley, con Ferrari, Lamborghini e Dallara, oltre a tutti i produttori di componenti per l’industria automotive e crediamo che questo possa permetterci di espanderci come azienda”.

Alessia Matteoni - Matteo Piccicuto - Nuove Tecnologie dell'Arte
Fotografia di Alessia Matteoni

Una cosa l’abbiamo imparata da questa chiacchierata, Matteo Piccicuto non è assolutamente spaventato dai progetti sfidanti: passione, determinazione e capacità di problem solving gli hanno permesso di dimostrare come un progetto di tesi in Nuove Tecnologie dell’Arte possa diventare una finestra sul proprio futuro professionale. 

Grazie al percorso in Accademia SantaGiulia e alle competenze acquisite, Matteo ha potuto perfezionarsi e ora siamo certi che saprà raggiungere il suo prossimo obiettivo, qualunque esso sia! 

Ufficio Comunicazione, Accademia SantaGiulia


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