Il rebranding nel calcio

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

multicolored soccer ball on green field

Mettersi in “gioco”… anche fuori dal campo: i casi di rebranding di Juventus e Inter

immagine dei nuovi loghi di Juventus (a sinistra) e Inter (a destra)

I nuovi loghi di Juventus e Inter

Che siamo nell’era del cambiamento e dell’evoluzione non è sicuramente una novità, lo vediamo soprattutto nella tecnologia e nel modo di comunicare.

I rebranding delle società sono sempre di più all’ordine del giorno… Anche per le società calcistiche.

Vuoi saperne di più sui rebranding delle di squadre di calcio? Dopo una breve introduzione al fenomeno ti mostrerò i casi di Juventus e Internazionale Milano: due dei progetti più efficaci di sempre!

Prima di tutto: cos’è un rebranding e quando è importante attuarlo?

Il rebranding è il processo di modifica degli elementi distintivi di un brand, ovvero: il marchio, il nome, il claim, la strategia di comunicazione e, talvolta, i valori dell’azienda.

Essendo il brand un sistema vivo e dinamico, quando ci si accorge che è ancorato al passato, arriva il momento di rinnovarlo.

Il rebranding è fondamentale per poter sopravvivere nel tempo: è vivere nel presente per proiettarsi nel futuro.

Come evidenzia un articolo del The Economics Times, il processo di rebranding può essere di due tipi: proattivo e reattivo

Il rebranding proattivo viene fatto quando l’azienda riconosce l’opportunità di crescita del suo mercato, l’opportunità di rinnovo della propria immagine o l’opportunità di rafforzare il legame col proprio target. 

Il rebranding reattivo, invece, viene fatto a causa di eventi più specifici:

  • Per rispondere a cambiamenti o innovazioni da parte di competitor che impongono all’azienda la necessità di aggiornarsi, per mantenere il vantaggio competitivo.
  • Quando uno scandalo aziendale ha danneggiato la brand reputation (reputazione del brand) e c’è il bisogno di migliorare la percezione che il pubblico ha dell’azienda.

Quali sono i motivi che spingono una società di calcio a svolgere un rebranding?

Le risposte possono essere molteplici, ma vi illustro le quattro principali:

  1. Aprirsi ad un pubblico sempre più “digitale”;
  2. Raggiungere target globali e diverse fasce d’età (comprese quelle più piccole);
  3. Affermarsi come icona culturale oltre che nel mondo sportivo;
  4. Acquisire un’impronta più internazionale e permettere a chiunque di identificarsi nei valori del brand. 
immagine degli elementi che compongono il nuovo logo della Juventus

La composizione del nuovo logo della Juventus

Il caso di rebranding di Juventus

Il caso di rebranding più famoso è sicuramente quello della Juventus. Nel 2017 la società bianconera ha avviato un processo di internazionalizzazione del proprio brand che ha portato anche alla modifica del logo, abbandonando il vecchio stemma ovale per sostituirlo dalla lettera “J”.

immagine del logo vecchio della Juventus (a sinistra) e nuovo (a destra)

Il logo della Juventus prima e dopo il rebranding

Dietro a questa scelta, apparentemente banale, si nascondono 3 messaggi fondamentali:

  1. La forma dello scudetto;
  2. Le strisce bianconere, da sempre colori della società;
  3. La lettera “J” (iniziale di Juventus).

Nasce così un sistema flessibile in grado di essere utilizzato su qualsiasi supporto e tipo di abbigliamento: che sia sportivo, casual oppure elegante.

Riuscendo, con una sola lettera, a richiamare l’intero brand Juventus; un po’ come McDonald’s è identificato in tutto il mondo grazie all’iconica “M”.

Come prevedibile, questo cambiamento ha portato i tifosi a scatenarsi sul web, creando due vere e proprie fazioni:

  • C’è chi critica e mostra il proprio dissenso ritenendo il logo troppo elementare e lontano dalla storia.
  • Ma anche chi strizza l’occhio in favore della “J” che ha un grande potenziale per affermarsi come marchio in tutto il mondo.

Personalmente? Mi piace molto! Il logo è ben studiato, dinamico e afferma l’unicità di una squadra che punta sempre a differenziarsi.

Il caso di rebranding di Inter

Il caso di rebranding più recente vede come protagonista l’Inter, presentando nel corso del mese di Marzo 2021 il suo nuovo logo che sarà utilizzato a partire dalla prossima stagione.

immagine del logo vecchio dell'Inter (a sinistra) e nuovo (a destra)

Il logo dell’Inter prima e dopo il rebranding

La società ha scelto di rinnovare la propria identità visuale giocando con le iniziali del club: Internazionale e Milano, dando vita all’espressione I’M, dall’inglese “io sono”.

Per farlo sono state tolte dal logo le iniziali F e C (Football Club): troppo vincolanti per una società che vuole aprire gli orizzonti aldilà del mondo sportivo.

L’espressione “io sono” crea di fatto un binomio di funzionalità:

  • Comunica i valori del club verso il pubblico mondiale;
  • Un modo che ogni tifoso ha per descrivere la propria essenza interista, grazie alla massima personalizzazione dello slogan. 
immagine del logo dell'Inter (sopra) e la scritta Ia M Inter (sotto)

I’M Inter. Le iniziali del brand significano “io sono”

Juventus e Inter: rivali dentro e fuori dal campo

Quella delle due società è una rivalità storica, che non vede confini e va oltre le linee del campo da calcio. 

Voci e dibattiti non sono sicuramente mancati in occasione della presentazione del nuovo logo dell’Inter che, a detta di molti, avrebbe copiato lo stile di quello della società bianconera.

La realtà è che i due casi sono ben distinti da una cosa fondamentale: l’appartenenza al territorio.

L’Inter pone l’attenzione sulla parola Milano, mettendola al centro del progetto ed evidenziando il legame della squadra verso la città.

immagine del nuovo logo Inter in sovrapposizione al Duomo di Milano

Il logo Inter e l’appartenenza al territorio

La Juventus sottolinea un’identità più europea distaccandosi dalla località torinese.

I nuovi loghi si adattano sicuramente ad un’era moderna, dell’intrattenimento: risultando particolarmente efficaci per i dispositivi digitali, dagli smartphone ai proiettori da stadio.

Conclusione

Non tutti i tifosi saranno entusiasti del nuovo logo dell’Inter, specie quelli più tradizionalisti. Le perplessità sono molte online, ma solo il tempo ci dirà se la società avrà fatto la scelta giusta.

Il cambiamento dello scudetto juventino ha insegnato: dove le prime criticità si sono trasformate molto velocemente in applausi. Sarà così anche per il club milanese?

Vuoi approfondire le campagne di lancio dei due loghi? Ecco a te i link ai video di presentazione!

⚪⚫ Juventus: https://www.youtube.com/watch?v=s26jlK8bUSY ⚪⚫

⚫🔵 Inter: www.youtube.com/watch?v=eNVZb_ZD4_A ⚫🔵

Davide Rivetti,
I anno del biennio specialistico di Grafica e Comunicazione (A.A. 2020/21)


1 commento

Cultura digitale, programmazione, grafica e attitudine al problem solving: il DNA del Web designer — Hdemia SantaGiulia - il blog · 13 Ottobre 2022 alle 10:00

[…] semplice sito al progetto di comunicazione per il lancio di una startup, il rilancio di un Brand (rebranding), la digitalizzazione della comunicazione […]

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