Studenti universitari: 5 tipi da evitare agli esami
Stanchezza, 26 gradi e aria pesante vogliono dire solo una cosa: gli esami si avvicinano.
Come ad ogni sessione, il tempo scorre inesorabile e gli studenti universitari affrontano crisi di nervi sempre più frequenti. L’università si tramuta in un mondo fantascientifico popolato dalle più strane creature.
Così, al mio quarto anno accademico, ho stilato una lista dei tipi di studenti che potresti incontrare durante questa sessione di Giugno.
Attento però, dopo questo articolo non guarderai più i tuoi compagni con gli stessi occhi… Ma è questa la parte divertente!
MR. SOTUTTOIO
Sicuramente prima o poi incontrerai questo tipo: il Dante Alighieri dell’epoca contemporanea, colui che saprebbe recitarti a memoria l’Iliade e l’Odissea (magari anche in greco antico) se glielo chiedessi.
Mr. Sotuttoio si riconosce subito: entra in aula baldanzoso, vestito di tutto punto, con il libretto dei voti (casualmente) aperto sulla sfilza di 30 e lode.
La sua sicurezza e sfacciataggine metterebbero in soggezione Donald Trump e farebbero perdere la pazienza a Madre Teresa.
Se posso darti un consiglio, diffida da questo elemento… Non farà altro che alimentare la tua nevrosi da sessione!
MR. NONSONIENTE
Apparentemente è una delle peggior specie di universitario esistente!
Si lamenta tutto il tempo su quanto non sia preparato o su come passerà l’estate davanti al computer a lavorare a progetti. A detta sua, non sa mai niente e non arriva nemmeno al 18. Poi, magicamente, prende il massimo, provocando solo la rabbia dei compagni.
Vorrei poterti dire di stargli alla larga, ma la maggior parte delle mie amicizie universitarie sono delle “nonsoniente”. Non ti resta che conoscerlo per poterlo apprezzare!
LO SHORT SLEEPER
Lo riconoscerai sicuramente per le occhiaie, per la tanica di caffè che puntualmente porta con sé o per le quarantasette bustine di integratori che conserva nel portafoglio.
A un passo dallo svenimento e ad uno dall’infarto, lo short sleeper è quell’individuo capace di dormire anche due ore a notte, sacrificando sonno, forze e vita sociale per lo studio.
Quindi, se non vuoi beccarti insulti gratuiti, ti raccomando di non tentare un approccio prima che la sessione sia finita.
L’ANSIOSO
Categoria di cui faccio parte… Siamo l’ANSIA allo stato puro.
Ci presentiamo all’esame almeno due ore prima, con un carico di penne ed evidenziatori da fare invidia ad una cartoleria. Il nostro computer affronta almeno quattro backup al giorno ed è costantemente sotto carica.
Siamo il motivo per cui è stato inventato il “silenzia per un anno” sui gruppi whatsapp: abbiamo sempre bisogno di conforto e di conferme, per questo ti scriveremo anche alle 3.24 del mattino, senza pietà.
Noi ansiosi, però, possiamo anche avere lati positivi, ma è bene armarsi di tanta pazienza!
LA LEGGENDA
È iscritto all’università dal 1937 e il suo nome figura ad ogni appello, di ogni materia, di ogni sessione.
Nessuno lo ha mai visto, ma tutti lo conoscono. Non ha mai frequentato una lezione; non lo si vede nei corridoi né tantomeno al bar.
Il suo nome è legato a molte storie e miti: è una vera e propria leggenda.
Beh, se lo incontri, fammi sapere!
Il mio piccolo “manuale di sopravvivenza” termina qui. Spero di averti strappato un sorriso e aiutarti nella ricerca di questi elementi.
Dopo tutto, si sa, gli anni universitari sono i più emozionanti, ed è bello condividerli con i propri amici… Short sleepers o ansiosi che siano! E tu che tipo sei? I tuoi amici? Fammi sapere lasciando un commento!
Ora non mi resta che augurarti una buona sessione… E mi raccomando, non esagerare col caffè!
Lucrezia Gaggia
Studentessa del Biennio Specialistico di Grafica e Comunicazione
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