Cinque film che ti salvano la vita

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

Caro lettore,

Ti sei mai ritrovato in situazioni assurde, tipo “crisi di identità” o problemi al lavoro, apparentemente senza via di uscita? Se la risposta è sì, questo è il post giusto per te!

Ebbene, la guida definitiva di sopravvivenza alla vita è arrivata.
L’idea mi è venuta ripensando alla tesi che ho scritto per la Laurea triennale: l’argomento che ho scelto è IL CINEMA COME FENOMENO SOCIALE, nello specifico ho analizzato il processo di immedesimazione e la dimensione onirica.

Niente panico, ti spiego cosa intendo (se hai visto Inception di Christopher Nolan, sei avvantaggiato, altrimenti ecco qui il trailer).

Il processo di immedesimazione e la dimensione onirica

Quando guardiamo un film o una serie TV, il nostro inconscio proietta la nostra mente nella struttura del film: è come se vivessimo realmente la storia narrata. Ed è un processo parallelo alla dimensione onirica, perché in effetti è ciò che accade quando si sogna.

Quindi possiamo applicare questo criterio alle situazioni quotidiane, magari imparando una lezione.

Questi 5 film non sono molto conosciuti, ma sono speciali per me: sento che mi appartengono perché mi fanno ricordare un momento importante della mia vita e ciascuno mi ha lasciato qualcosa su cui riflettere.

Sappi che il cinema non è solo un divertimento, è l’arte di saper raccontare una storia, di lasciare un messaggio e di emozionare.

1) 500 Days of Summer – ovvero come superare una delusione amorosa

“Questa è la storia di un lui e di una lei. Ma vale la pena chiarirlo subito: non è una storia d’amore.“

Tom Hensen – Joseph Gordon-Levitt – e Sole Finn – Zooey Deschanel – si incontrano in ascensore: è amore a prima nota e There Is A Light That Never Goes Out dei The Smiths fa da Cupido.

O almeno così pensa Tom. Quando i due iniziano una relazione, lei è molto schietta al riguardo e fa subito presente a Tom come non sia interessata a impegnarsi e ad avere un fidanzato. Una relazione felice, finché Sole lascia Tom, che cade in una profonda depressione.

Lezione n. 1:

A chi non è mai capitato di innamorarsi perdutamente di qualcuno? Il film di Marc Webb è un prezioso monito per tutte le anime romantiche, fa riflettere sul senso dell’amore: tutti immaginiamo il nostro partner ideale, ma spesso ci dimentichiamo che le persone reali non sono come le abbiamo idealizzate.

Come fa il protagonista, è meglio riprendere in mano la propria vita, perché alla fine chi abbiamo amato non ci lascia mai veramente, ma resta nel nostro cuore.

2) Pitza e Datteri – ovvero come superare i pregiudizi

“Chi ha chiuso la Moschea? Gli americani? I sionisti?!” “No… una donna!”

La pacifica comunità musulmana di Venezia viene espropriata della sua moschea dalla seducente Zara.

La buffa combriccola di fedeli, composta da Bepi – Giuseppe Battiston – , Aziz, Ala e Karim cerca di trovare una soluzione. Chiedono aiuto ad un giovane imam, Saladino – Medhi Meskar – appena arrivato in Italia da Kabul: leggendo le risposte nel Corano, suggerisce ai propri seguaci i metodi più estremi per riottenere la moschea, ma falliscono in modo tragicomico.

Lezione n. 2:

La commedia diretta da Fariborz Kamkar tratta il tema dell’integrazione sociale: spesso accade che proprio dalle differenze culturali nasce l’interesse, purtroppo anche la paura, per le cose che ci sono estranee e poco conosciute.

Questo film mi ha insegnato che non esiste una religione o una cultura migliore delle altre, ma ci sono realtà molteplici e differenti, che possono coesistere.

… A parte la pizza con i datteri, ovviamente.

3) Frances Ha – ovvero come diventare (finalmente) adulti

“I’m so embarrassed. I’m not a real person yet.“

Frances Halladay – Greta Gerwing – è una ballerina ventisettenne e ha una vita serena e spensierata.

I problemi arrivano quando il fidanzato Dan le chiede di andare a vivere insieme; Frances rifiuta e lo lascia, perché troppo affezionata alla migliore amica Sophie, con cui divide l’appartamento, ma non è ricambiata poiché l’amica le comunica subito dopo che andrà ad abitare in un loft a Manhattan. Da questo momento in poi la protagonista condurrà una vita confusa.

Lezione n. 3:

Il regista Noah Baumbach crea un ritratto generazionale che si adatta a molti (forse troppi!) ragazzi sulla soglia dell’età adulta: nel film vediamo Frances correre per Brooklyn sul ritornello di Modern Love di David Bowie, una mina vagante sempre in movimento che tenta goffamente di scappare dai problemi. Ciò che Frances mi ha fatto capire è che prima o poi ognuno di noi dovrà affrontare le proprie insicurezze e cercare il proprio posto nel mondo, trovando la propria identità.

4) Ragazze Interrotte – ovvero come smettere di essere normali

“A volte l’unico modo per rimanere sani di mente è diventare un po’ pazzi.”

Adattamento cinematografico del diario di Susanna Kaysen, il film narra l’esperienza della scrittrice al Claymoore Hospital, ospedale psichiatrico di fama negli Stati Uniti degli anni Sessanta.

La protagonista (Winona Ryder), alla quale viene diagnosticato un disturbo borderline di personalità, stringe amicizia con la magnetica Lisa Rowe (Angelina Jolie), una sociopatica ricoverata svariate volte. L’unica persona che sembra ascoltare veramente i pazienti è l’infermiera Valerie Owens (Whoopi Goldberg), che cerca di salvare Susanna da sé stessa e da Lisa, dannosa per la mente della scrittrice.

Lezione n. 4:

Il film di James Mangold porta alla luce degli argomenti ambigui: quando il carattere di una persona è talmente amplificato da sembrare folle? Qual è il limite, e chi lo decide? La giovane Susanna sa di non essere pazza, come sa che non lo sono tutte le ragazze della clinica: molte di loro sono ricoverate perché non accettate da una società troppo conservatrice. Se mi sento fuori posto o penso di essere impazzita, mi viene in mente questo film e ricordo che le definizioni di giusto o sbagliato sono illusorie. E poi, la parola “normalità” non mi è mai piaciuta.

5) Perfetti Sconosciuti – ovvero come evitare un Epic Fail

“Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta.”

Eva e Rocco invitano a cena gli amici di sempre: i novelli sposi Cosimo e Bianca, Lele e Carlotta, e Peppe. I personaggi sono persone comuni con normali problemi dovuti alle dinamiche di coppia: i padroni di casa – Kasia Smutniak e Marco Giallini – hanno un rapporto conflittuale con la figlia Sofia e sono da tempo in crisi; la seconda coppia – Edoardo Leo e Alba Rohrwacher – sono novelli sposi; anche i terzi – Valerio Mastandrea e Anna Foglietta – hanno problemi; mentre l’ultimo – Giuseppe Battiston – è un insegnante di educazione fisica che dopo il divorzio non riesce a trovare né lavoro né una compagna. Durante la cena, Eva propone di mettere sul tavolo i cellulari e di rivelare ai presenti il contenuto di tutte le comunicazioni che riceveranno nel corso della serata. Con qualche tentennamento tutti accettano, ma quello che doveva essere un gioco si trasforma in una catastrofe. Si rivelano i segreti dei commensali: c’è chi tradisce, chi è omosessuale, perfino chi ha ucciso…!

Lezione n. 5:

Da 25enne ammetto che cellulare e computer mi sono necessari, ma non so quanto voglio dipendere da essi, forse bisogna trovare un giusto equilibrio.

Paolo Genovese non ha diretto una semplice commedia da multisala, ma lancia un messaggio che coinvolge tutti noi: siamo in conflitto tra il mostrare e il nascondere, e i mezzi di comunicazione aumentano questo contrasto. Tendiamo a mostrare solo la nostra parte migliore, celando difetti paure e falsità.

A te che leggi, spero di averti convinto a guardare almeno uno di questi magnifici film, e non lo dico perché sono una mitomane, ma perché sono sicura che ti lasceranno qualcosa in più su cui riflettere.

Anzi, dimmi cosa ne pensi e ancora meglio, commenta con la tua lista di film che ti hanno salvato la vita 😉

Giulia Cecchini
Studentessa del Biennio Specialistico di Grafica e Comunicazione


1 commento

Jessica Serva · 27 Ottobre 2017 alle 19:01

Ciao Giulietta bellissima lista!!

Mi vengono in mente due film che non sono propriamente salva vita ma mi hanno dato tantissimo.

Il primo è Lion- la strada verso casa, ambientato per metà in India e la seconda parte in Australia. Vede come protagonista un bimbo che si perde e non riesce più a trovare la strada di casa, verrà adottato ma una volta cresciuto non potrà fare a meno di ricercare la sua famiglia di origine e ricongiungersi coi suoi genitori biologici.

Il secondo è il cartone Oceania che mi ha riconfermato l’importanza di seguire sempre la propria voce interiore nella realizzazione dei nostri sogni perchè non se ne andrà e presto o tardi dovremo fare i conti con la nostra essenza più profonda e accontentarla! Il volere degli altri conta fino a un certo punto se non stiamo seguendo il nostro personale cammino!

Un bacione Juli, mi mancate bulgarini

Jessica

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