Pezzi da museo ispirati da Stefano Arienti
I ragazzi di Accademia SantaGiulia hanno conosciuto Stefano Arienti, artista legao all’Arte Povera. Da lui ispirati, hanno progettato e realizzato un workshop per la Primaria di Asola (Mantova).
I ragazzi di Accademia SantaGiulia hanno conosciuto Stefano Arienti, artista legao all’Arte Povera. Da lui ispirati, hanno progettato e realizzato un workshop per la Primaria di Asola (Mantova).
L’incontro con gli anziani è stato un’occasione per guardare da un altro punto di vista la guerra, ma anche una porta di accesso alla memoria condivisa.
Ho scelto la specialistica in Comunicazione e Didattica dell’Arte per un discorso evolutivo, rivolto ad una fruizione dell’arte più articolata e diffusa: abbiamo organizzato eventi, conferenze, affrontato tematiche legate al mercato e al sistema dell’arte contemporaneo, conosciuto artisti.
Cinque preziose testimonianze di studentesse che hanno terminato il biennio specialistico di Comunicazione e didattica dell’Arte.
La didattica museale è medium per creare spunti per il dialogo: il museo è un luogo aperto e dinamico, ma intimo e capace di suscitare emozioni.
Il nostro è un piccolo contributo alla concretizzazione del “ricordare per non ripetere”, fulcro del messaggio del Canossi e del “Chiostro della Memoria”.
In una società sempre più consumistica, anche il museo, deve in qualche modo adeguarsi ad essere uno spettacolo. Il problema è: cos’è che il fruitore fruisce del museo? La collezione, le informazioni? Per Debord ad essere fruite sono soltanto le illusioni. Inseguendo l’entertainment, si rischia di perdere l’education.
Il nero è un colore o l’assenza completa di colore? La bellezza degli oggetti può esistere anche senza il colore?
Studiare le cose sulla carta non è mai uguale a provarle veramente, e anche questa volta ne abbiamo avuto la conferma, visto che i bimbi hanno stravolto completamente tutte le nostre aspettative grazie ad un laboratorio che ci ha permesso di imparare e di lasciarci sorprendere.
Sapete cosa succede quando si passeggia tranquillamente per le strade e i vicoli di una città? Si rischia di innamorarsene! Ci è stato detto di perderci, come un flâneur, ossia un gentiluomo che vaga per le vie cittadine, senza fretta, e che si ritrova ad emozionarsi e stupirsi delle piccole cose.