6 frasi da non dire mai a un Graphic designer
Prima di iniziare vorrei avvisare i lettori Graphic designer che all’interno di questo articolo sono presenti “contenuti forti”: alcune immagini o parole potrebbero infastidire, vi chiedo quindi di non lanciare il computer fuori dalla finestra.
Sei un potenziale cliente di un grafico? Sei un Graphic designer alle prime armi? Oppure ti diverti solo a far arrabbiare le persone? Chiunque tu sia sto per svelarti alcune cose da sapere quando ti relazioni con un grafico per permettergli di lavorare con la massima serenità e produttività… Senza ledere alla tua incolumità! 😉
Parola di Graphic designer!
Prima di tutto chi è un Graphic designer?
Entrare nella mente di un grafico potrebbe essere problematico, bisogna ammettere che siamo delle persone particolari (si, lo sono anche io!) e abbiamo certe “fisse” che ci contraddistinguono e, talvolta, ci fanno esplodere come una bomba a orologeria.
Vediamo insieme quali frasi suonano particolarmente irritanti per chi fa il nostro mestiere…
1 – «Riesci a farmelo per domani? Tanto ci metti 5 minuti»
Sono dell’idea che il cliente immagini il grafico con una specie di cappello, come quello del mago, e che dopo aver inserito tutti gli “ingredienti” come per magia faccia apparire il lavoro perfetto e finito. Ovviamente per fare questa cosa “ci vogliono pochi minuti”.
La verità? Un grafico nei suoi primi 5 minuti di lavoro spesso passa il suo tempo a cercare la playlist giusta di canzoni per iniziare a progettare. Di certo nessuno sarebbe entusiasta all’idea di passare un’intera nottata davanti alla luce del monitor per consegnare il progetto l’indomani.
2 – «Le foto poi prendiamole da internet»
Intuizione geniale! Internet ti offre infinite risorse. Puoi trovare ogni tipo di immagine, così da poter accontentare tutte le richieste più assurde. Aggiungerei anche che è accessibile in modo rapido e con le possibilità che ti offre, trovare quello che cerchi risulta molto più facile che crearlo da zero: «Anche se non è perfetta poi la ritocchi tu no? Tanto ci metti 2 minuti».
Eppure nessun grafico ci ha mai pensato prima, come mai? Il problema è solo uno e si chiama copyright. Benché l’immagine appaia su una piattaforma “pubblica” essa non lo è. Con il termine copyright infatti si intende il diritto d’autore di un’opera letteraria, discografica, fotografica, cinematografica ecc. e anche di un’immagine.
Scaricare ed utilizzarle una foto, senza aver acquistato i diritti è illegale e nessun grafico desidera trovarsi di fronte l’avvocato del creatore del contenuto “rubato”.
3 – «Mi faresti il logo? Ovviamente ti pago»
Immagina di andare ad un ristorante, ti accomodi prendi il menù scorri con gli occhi finché qualcosa non attira la tua attenzione e poi, sicuro della tua decisone, aspetti il cameriere.
Per comunicare la tua ordinazione non esordisci con: «Riuscirebbe a chiedere allo chef se può farmi una pasta al ragù? Ovviamente lo pago» Non c’è bisogno di specificarlo è chiaro che una volta consumata la cena si paga.
Perché però bisogna specificarlo quando si richiede la realizzazione di un logo? Ti svelo un segreto, fare il Graphic designer è un lavoro a tutti gli effetti che richiede tempo e tanta pazienza.
A volte dopo ore e ore di lavoro può scappare un «Ma chi me lo ha fatto fare» ma, se sei davvero appassionato raccoglierai anche tanta soddisfazione.
4 – «Se ti serve il logo prendilo da Facebook»
Prendere un logo da Facebook è un grosso rischio perché spesso la risoluzione è bassa e quindi risulta troppo piccolo e sgranato. Quando si fa notare che il logo sulla loro bacheca è inutilizzabile la risposta è sempre una: «Ti giuro che sul mio monitor si vedeva benissimo».
5 – «Poi oh… Fai te, mi fido»
In questi casi va sempre a finire nello stesso modo: il grafico è sempre felice di avere carta bianca, dedica anima e corpo al progetto, decidendo come esprimere tutta la sua creatività al meglio. Trascorre le ore a elaborare ogni minimo dettaglio, a rendere tutto perfetto, finché fiero del suo lavoro è finalmente pronto per mostrare il risultato al cliente il quale reagisce sempre con le stesse frasi:
«È perfetto eh, giusto un paio di correzioni» – (segue mail con 20 modifiche)
«Mi sembra un po’ vuoto. Prova ad ingrandire tutto.»
«Ci vorrebbe un carattere più serio e professionale ma anche spiritoso e giocoso»
«Deve essere qualcosa di originale»
«Prova a mettere un bordino colorato intorno»
«Puoi farlo più bianco/nero?»
E dopo che il cliente tenta di stravolgere completamente il lavoro la frase di conclusione è:
«Poi oh… Sei te il grafico, lo sai te»
6 – «Ti mando il logo. È in formato Word, va bene?»
Arriverà per tutti i professionisti il momento in cui un cliente pronuncia questa frase ma la vera domanda è: “Se il marchio/logo di un azienda è un’immagine perché salvarlo, e crearlo, con un programma pensato per editare testi?»
Per fare un pò di chiarezza, per chi non è del settore, vorrei precisare che sul computer di un grafico è raro che si trovi “Word” installato.
Ecco queste sono solo alcune delle frasi che non si dovrebbero mai dire ad un Graphic designer per non vederlo esplodere! Però ricorda se vuoi fare davvero far arrabbiare un grafico devi solamente dire una frase: «Per questo testo puoi usare il COMIC SANS?»
Il Comic Sans è uno dei caratteri predefiniti di Windows e di Microsoft Publisher, strumenti non sempre ben visti dalla community dei grafici; da un’idea di scarsa originalità e scarso impatto grafico in generale.
Presenta problemi di crenatura (spaziatura tra alcune coppie di caratteri) il che lo rende poco efficace per alcuni tipi di scritte.
Questo è un font il cui uso è abusato e viene spesso usato da persone che non sono grafici e si adeguano comunque a fare questo mestiere. Si, tipo “tuo cugino!”.
Come suggerisce il nome, va bene solo in un contesto “da fumetto”.
Se vuoi sapere cos’altro stai sbagliando nei confronti di un grafico guarda questo sito:https://www.picamemag.com/non-dirlo-al-grafico-2019/
Sonia Restelli
I anno, biennio specialistico di Grafica e Comunicazione (A.A. 2020/21
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