Il packaging del futuro è sostenibile
Forse mentre leggi questo articolo stai sorseggiando una bibita dissetante e scartando il tuo snack preferito. Tra pochi istanti ti sbarazzerai dei rifiuti gettandoli in un cestino. È molto probabile che ripeterai queste azioni molte volte nella tua vita e quelle cartine, bottiglie, finiranno in un centro di raccolta, di smistamento, di riciclo e così nuovamente nel corso del tempo.
Il pianeta sta diventando un’enorme discarica e l’incenerimento inquina l’aria e produce scorie.
Se qualcuno ti dicesse che un giorno l’accumulo di rifiuti sarà un lontano ricordo lo prenderesti per pazzo e non avresti tutti i torti. Ma qualche mente geniale in giro per il mondo sta già pensando a trasformare e risolvere questo problema in qualcosa di estremamente utile, curioso e divertente!
Non ci credi? Secondo Tomorrow Machine, studio di design svedese specializzato in ricerca e design tecnologico, il contenitore che hai appena gettato potrebbe scomparire dalla faccia della terra come in un trucco di magia.
Vedere per credere!
Le due designer a capo del progetto hanno messo al centro della propria ricerca il design, l’innovazione tecnologica e la creatività.
Lo studio, nell’ultimo periodo, si è dedicato alla ricerca sui materiali per trovare nuove forme sostitutive di packaging alimentari.
L’elemento senza dubbio innovativo è l’utilizzo di materiali “naturali” adattato a un design creativo e unico nel suo genere!
Riusciresti a immaginare un mondo in cui il contenitore del tuo succo di frutta, nel giro di poco tempo, si degrada e scompare alla stessa velocità di scadenza del prodotto?
Riusciresti a concepire un contenitore di olio realizzato in zucchero cristallizzato che una volta rotto, a contatto con l’acqua, si scioglie e scompare in un istante?
Sono solo due di alcuni esperimenti che Tomorrow Machine sta realizzando per portare una rivoluzione all’interno del packaging dedicato al mondo Food and Beverage!
Chi c’è dietro Tomorrow Machine?
A capo del team di Tomorrow Machine ci sono due giovani designer, Hanna Billqvist e Anna Glansén, che, frequentando lo stesso programma universitario in design del prodotto, hanno scoperto di condividere le stesse passioni e gli stessi valori.
Sin dall’inizio, il loro obiettivo è stato quello di voler creare un nuovo approccio di design eco-compatibile. Secondo la loro visone il packaging cambierà profondamente di pari passo con i cambiamenti tecnologici.
La caratteristica sperimentale su cui le due progettiste stanno lavorando rappresenta la possibilità di auto-deterioramento del packaging in relazione al prodotto che contiene.
La diffusione di un packaging in grado di smaltirsi autonomamente diminuirebbe l’accumulo di materiali nelle discariche e la conseguente emissione di metano e anidride carbonica. La forza di questo sistema sta tutto nell’auto-decomposizione.
Uno degli obiettivi di Tomorrow Machine è creare un’alternativa al classico riciclaggio per rendere i consumatori più responsabili e più volenterosi nel rispettare la causa ambientale.
Rendere questo processo più coinvolgente e divertente potrebbe cancellare dalla mente dei consumatori il “peso” del riciclaggio. In questo modo si cerca di avvicinare il consumatore attraverso il gioco e il coinvolgimento.
L’esperimento
Grazie allo studio, alla ricerca e all’osservazione della natura e dei processi naturali Tomorrow Machine, in collaborazione con Innventia istituto di ricerca svedese, ha creato un packaging completamente biodegradabile denominato Self-Opening Packaging.
Questo pack, composto da una speciale carta riciclabile, una volta introdotto nel forno e una volta raggiunta una certa temperatura, è in grado di aprirsi autonomamente e servire l’alimento pronto per essere mangiato.
Lo studio ha successivamente ideato un imballaggio ideato e distribuito in collaborazione con Infarm, azienda di ricerca agricola berlinese, costituito da un foglio di plastica biodegradabile e pieghevole in grado di creare un auto-contenitore.
Questo pack contiene una base di alghe trasparenti e un gel agar, per favorire la crescita di erbe vegetali che non hanno bisogno di essere nutrite con l’acqua.
This Too Shall Pass
Un altro loro progetto interessante è This Too Shall Pass che rappresenta una serie di packaging realizzati per la conservazione di riso, olio e smoothies progettati per durare quanto quello che contengono. Vediamo alcuni esempi.
Il materiale che conserva il riso è formato da un composto di cera d’api biodegradabile.
Il confezionamento dell’olio è costituito da un composto naturale di zucchero caramellato rivestito di cera, mentre il contenitore che racchiude lo smoothie, è costituito da un gel di alghe aloe e acqua.
La creazione di questo packaging è stata ideata per prodotti a breve termine o che hanno bisogno di essere refrigerati (smoothie) e che sono in grado di diminuire la loro funzione di conserva a causa del deterioramento del packaging in linea col prodotto conservato e alla temperatura.
Il meccanismo di apertura è sorprendente perché, nel caso dell’olio, funziona come l’apertura di un uovo. Una volta consumato il prodotto, basta mischiare il contenitore con dell’acqua per deteriorarlo.
Dal punto di vista del design è interessante vedere come l’estetica si riduce a puro minimalismo. Siraggiunge quindi un punto di incontro tra eco-sostenibilità e design.
Ma è tutto vero?
Molti dei progetti qui mostrati sono attualmente disponibili sul mercato, ma è importante precisare che sono diffusi a livello locale e non per la GDO (grande distribuzione organizzata).
Rimane invece discutibile e da verificare quanto i metodi utilizzati siano efficaci a lungo termine sia per quanto riguarda la conservazione, sia per la protezione del prodotto durante il trasporto e gli sbalzi di temperatura.
In cosa cambierà la grafica applicata al packaging?
La tecnologia interverrà sempre più spesso e supporterà le scelte guidando il consumatore nell’utilizzo di un prodotto. Pur essendo un panorama più futuristico, non possiamo escludere che da qui a pochi anni assisteremo a cambiamenti radicali.
Il merito di Tomorrow Machine è stato credere nella tecnologia e di fondere l’universo della sostenibilità con quello del design e della tecnologia.
Considerando le ricerche svolte dallo studio svedese, possiamo pensare che la bellezza di un design e il suo coinvolgimento con gli utenti verrà alimentato da forme, materiali esperienze tattili, visive, olfattive e dai colori mentre tutto quello che riguarda le informazioni e la funzionalità del prodotto sarà stampato sui materiali attraverso font puliti, semplici e testi sintetici o in un futuro più prossimo, verrà trasmesso per via informatica.
Questo caso studio ha permesso inoltre di constatare quanto il design sia profondamente nobile e in grado di apportare grandi cambiamenti a favore della società.
Nel frattempo esistono molti modi per tutelare l’ambiente aderendo a stili di vita semplici, caratterizzati da piccole azioni che possono contribuire a non inquinare e a rendere il mondo un posto più pulito: ridurre l’uso di imballaggi, riciclarli e riutilizzarli se possibile.
Tu puoi fare la differenza
Il design e il packaging possono senza dubbio contribuire alla causa ambientale, ma l’unico modo per aiutare il pianeta nasce sempre e solo da noi e dalle nostre scelte di vita. Non possiamo concederci il lusso di pensare che qualche invenzione salverà il pianeta.
Il cambiamento può e deve nascere da ognuno di noi. Possiamo fare la differenza facendo un passo indietro, per il nostro bene e per chi verrà dopo di noi.
Sei curioso di saperne di più sull’argomento? Qui troverai un articolo interessante che propone piccoli ma significativi gesti quotidiani che possono aiutare il pianeta.
Se sei invece alla ricerca di nuove ispirazioni per i tuoi progetti, visita Best Award! Ti sarà molto utile per scoprire le novità e trovare ispirazioni per i tuoi prossimi packaging.
Alessandro Masoudi
I anno del Biennio Specialistico di Grafica e Comunicazione
0 commenti