Chiostro della Memoria: una passeggiata tra i ricordi alla fondazione Casa di Dio
L’incontro con gli anziani è stato un’occasione per guardare da un altro punto di vista la guerra, ma anche una porta di accesso alla memoria condivisa.
Il corso di didattica museale, inserito nel percorso di didattica dell’arte, si propone di fornire agli studenti alcuni strumenti necessari per capire cosa è oggi un museo, come si propone nei confronti del pubblico e la funzione di intermediazione della didattica.
Lo studente, al termine del corso, avrà sviluppato una sua personale capacità di giudizio sulla realtà e sulle attività proposte dal museo.
L’incontro con gli anziani è stato un’occasione per guardare da un altro punto di vista la guerra, ma anche una porta di accesso alla memoria condivisa.
Ho scelto la specialistica in Comunicazione e Didattica dell’Arte per un discorso evolutivo, rivolto ad una fruizione dell’arte più articolata e diffusa: abbiamo organizzato eventi, conferenze, affrontato tematiche legate al mercato e al sistema dell’arte contemporaneo, conosciuto artisti.
Cinque preziose testimonianze di studentesse che hanno terminato il biennio specialistico di Comunicazione e didattica dell’Arte.
La didattica museale è medium per creare spunti per il dialogo: il museo è un luogo aperto e dinamico, ma intimo e capace di suscitare emozioni.
La comunicazione, il rapporto con l’altro, il teatro e la performance. L’arte “FuoriNorma” raccontata con un nuovo senso: profondo, ragionato ed aperto.
Il nostro è un piccolo contributo alla concretizzazione del “ricordare per non ripetere”, fulcro del messaggio del Canossi e del “Chiostro della Memoria”.
In una società sempre più consumistica, anche il museo, deve in qualche modo adeguarsi ad essere uno spettacolo. Il problema è: cos’è che il fruitore fruisce del museo? La collezione, le informazioni? Per Debord ad essere fruite sono soltanto le illusioni. Inseguendo l’entertainment, si rischia di perdere l’education.
Il nero è un colore o l’assenza completa di colore? La bellezza degli oggetti può esistere anche senza il colore?
Sapete cosa succede quando si passeggia tranquillamente per le strade e i vicoli di una città? Si rischia di innamorarsene! Ci è stato detto di perderci, come un flâneur, ossia un gentiluomo che vaga per le vie cittadine, senza fretta, e che si ritrova ad emozionarsi e stupirsi delle piccole cose.
Laboratorio didattico per i bambini delle scuole elementari, Le storie di Maria e Gli angeli, condotti dalle studentesse di Didattica dell’Arte per i musei di Hdemia SantaGiulia.