Comunicazione e Didattica dell'Arte
È vietato il lavoro ai non addetti all’ingresso
Cinque preziose testimonianze di studentesse che hanno terminato il biennio specialistico di Comunicazione e didattica dell’Arte.
Cinque preziose testimonianze di studentesse che hanno terminato il biennio specialistico di Comunicazione e didattica dell’Arte.
La didattica museale è medium per creare spunti per il dialogo: il museo è un luogo aperto e dinamico, ma intimo e capace di suscitare emozioni.
Arte e comunicazione insieme, fra i luoghi “di culto” milanesi: nuovi spunti e stimoli per crescere e migliorarsi. Le ragazze del I anno del biennio di Comunicazione e Didattica dell’Arte, durante un’uscita organizzata per il corso di Progettazione Multimediale.
Il nostro è un piccolo contributo alla concretizzazione del “ricordare per non ripetere”, fulcro del messaggio del Canossi e del “Chiostro della Memoria”.
In una società sempre più consumistica, anche il museo, deve in qualche modo adeguarsi ad essere uno spettacolo. Il problema è: cos’è che il fruitore fruisce del museo? La collezione, le informazioni? Per Debord ad essere fruite sono soltanto le illusioni. Inseguendo l’entertainment, si rischia di perdere l’education.
Il nero è un colore o l’assenza completa di colore? La bellezza degli oggetti può esistere anche senza il colore?
Studiare le cose sulla carta non è mai uguale a provarle veramente, e anche questa volta ne abbiamo avuto la conferma, visto che i bimbi hanno stravolto completamente tutte le nostre aspettative grazie ad un laboratorio che ci ha permesso di imparare e di lasciarci sorprendere.
Arte: per comprenderne i tanti diversificati linguaggi è necessario innanzitutto conoscerla e studiarla, cercando di acquisire e metabolizzare le “chiavi di lettura” più adatte. L’Arte Contemporanea richiede, rispetto ai precedenti periodi, uno studio più approfondito e dilazionato nel tempo, e una frequentazione assidua del suo contesto.
Sapete cosa succede quando si passeggia tranquillamente per le strade e i vicoli di una città? Si rischia di innamorarsene! Ci è stato detto di perderci, come un flâneur, ossia un gentiluomo che vaga per le vie cittadine, senza fretta, e che si ritrova ad emozionarsi e stupirsi delle piccole cose.
Laboratorio didattico per i bambini delle scuole elementari, Le storie di Maria e Gli angeli, condotti dalle studentesse di Didattica dell’Arte per i musei di Hdemia SantaGiulia.