Bosco Digitale: gli Scout non si fermano nemmeno in lockdown!
Lo Scout è quella strana creatura mitologica che si aggira nei boschi armato di coltellino, calzoncini corti e fazzoletto. A volte gira anche in città, con una scatola di biscotti che proverà a venderti direttamente alla tua porta.
Sì, è decisamente una visione molto folkloristica della nostra immagine, ma noi Scout siamo molto di più! Siamo un’associazione educativa che basa i suoi pilastri pedagogici sulla vita all’aperto. La recente emergenza sanitaria ci ha costretto a stare in casa ed è stata per noi una grande sfida poiché abbiamo perso la possibilità del contatto con la natura, dell’esempio pratico e dell’esperienza attraverso il fare. Noi Capi, però, non ci siamo scoraggiati e, mettendo in campo fantasia e creatività abbiamo lanciato ai nostri ragazzi (dagli 8 ai 16 anni) delle sfide da svolgere direttamente da casa grazie alle varie piattaforme digitali a cui avevamo liberamente accesso.
Come noi scout abbiamo reagito all’emergenza Covid?
Il lockdown non ha fermato la voglia di fare di noi Capi e dei nostri ragazzi, infatti il nostro motto è #ESTOTEPARATI, cioè #statepronti!
Prima di cimentarci in una sfida così Hi-Tech rispetto a tutto quello a cui eravamo precedentemente abituati, i ragazzi hanno fatto esperienza del corretto utilizzo di smartphone e internet come mezzi per tenere vivi rapporti ed attività e non solo per giocare e distrarsi.
Una volta condivise le conoscenze sull’uso dei canali di comunicazione siamo entrati nel vivo della nostra sfida.
In linea con le direttive arrivate direttamente dalle “Alte Sfere” (non parlo di un Consiglio Divino ma del Consiglio Generale Dei Capi Gruppo della Regione Lombardia) abbiamo cominciato a presentare ai nostri ragazzi delle sfide che li facessero mettere in gioco su diverse tematiche, sfruttando al meglio lo spazio e l’ambiente in cui erano inseriti.
La sfida
Una delle primissime sfide proposte è stata quella a tema “ARTE”. I ragazzi dovevano analizzare lo spazio in cui si trovavano e sfruttarlo a proprio vantaggio per ricreare un’opera d’arte famosa a loro scelta. Qui la creatività ha giocato un ruolo fondamentale e i ragazzi non hanno deluso le nostre aspettative, ricreando dei quadri sia in maniere fedele all’originale sia con interpretazioni molto personali.
Insomma, DAJE RAGAZZI!
Giovani Esploratori ripropongono quadri famosi
In accordo anche con i Capi Reparto della Zona Bergamo (il Reparto è la Branca Scout che si occupa dell’educazione dei ragazzi dai 12 ai 16 anni) è stata attivata una piattaforma che metteva in comunicazione tutti i ragazzi scout della provincia. Questa piattaforma chiamata “Sfide Contagiose” è un sito interamente gestito da Educatori Scout che propone tutt’ore delle sfide che spaziano dall’Artigianato alla Cucina, dall’Infermieristica alla Fotografia.
Le sfide lanciate ai ragazzi si basavano su prove tecniche di svariati temi: i nostri ragazzi del Treviglio hanno accettato sfide lanciate da altri gruppi di ragazzi della Zona Bergamo a tema Artigianato, Trapper, Musica e Tecnologia. Tutti sono stati coinvolti sulla piattaforma organizzata dai Capi delle varie Zone per far si che i ragazzi potessero gestirsi in maniera del tutto autonoma in questo ambiente digitale così lontano da tutto ciò a cui siamo sempre stati abituati. Le sfide venivano posso passate al giudizio di una commissione che proclamava poi quale sfida era stata meglio accolta, consigliando modifiche e spingendo i ragazzi a continuare nei lanci delle varie attività. Questa piattaforma è ancora attiva e permette di poter catalogare tutte le sfide e i progetti svolti e proposti dai ragazzi in modo da offrire un “inventario” delle idee nate dalle testoline dei nostri ragazzi in un periodo in cui non si sono lasciati andare e hanno continuato a mettersi alla prova e in gioco. La didattica a distanza utilizzata per seguire le lezione dell’Hdemia SantaGiulia è stata fondamentale per apprendere un approccio ottimale ai ragazzi con cui ci era impossibile comunicare al di fuori di una videochiamata. Le lezioni on line hanno favorito uno sviluppo di capacità empatiche ed emotive che andassero oltre un semplice schermo, inglobando quasi le persone partecipanti ad una videochiamata in una pseudo-sfera di informazioni e interesse che ha reso possibile sia potersi avvicinare molto ai professori durante le lezioni, così come con chiunque entrassimo in contatto grazie ad una piccola web-cam.
Si tratta di ambienti in cui i nostri ragazzi erano abituati “a navigare” ma che soprattutto in questo periodo di quarantena hanno sentito il desiderio di frequentare. Sono particolarmente spinti ad avvicinarsi poichè lo stare chiusi in casa, rinunciando ad amici, scuola, sport e attività varie per un adolescente, può essere un pesante fattore di isolamento sociale e disagio psicologico. Non abbiamo voluto abbandonare i nostri ragazzi e abbiamo cercato di rimanere in contatto con loro stimolandoli a tenersi attivi, concentrati. Continuare ad essere per loro un punto di riferimento ha significato, ad esempio, essere disponibili per una chiacchiera in videochiamata in singolo o con tutto il gruppo assieme. Come Scout ci siamo catapultati in una realtà telematica che era distante anni luce dal nostro modo di pensare e agire, ma è stato anche utile scoprire le opportunità offerte da questi strumenti e dalla nostra #avventuradigitale.
Infine per ricominciare
A tal proposito, abbiamo ascoltato le parole di un medico che conosce bene gli adolescenti e li segue presso l’Ospedale Fatebenefratelli di Milano.
<< Gli adolescenti sono degli esploratori, alla ricerca continua di spazi di nuovi ambienti>> ha dichiarato il Dott. Giovanni Migliarese, psichiatra e psicoterapeuta, specializzato in questa età critica. <<Ora l’ambiente è quello di casa e possono essere persino contenti di starci in quanto la reclusione stimola il senso di responsabilità, un altro tema importante, oltre alla voglia di libertà>>.
Fiduciosi nelle parole del Dott. Migliarese, noi educatori continueremo a prestare servizio ai nostri ragazzi, portando nella loro quotidianità lo sprono e la grinta necessaria per continuare ad essere pronti ad ogni avversità, completando i nostri impegni e portando a termine le nostre missioni con il sorriso sulle labbra. Nel cuore manteniamo lo spirito che ci
contraddistingue, tenendo fede al nostro giuramento “Fare sempre del nostro meglio”. Fare la differenza è fondamentale, mettersi in gioco è la vera sfida.
#NULLAèIMPOSSIBILE
Elisa Ferri,
I anno, biennio specialistico di Grafica e Comunicazione (A.A. 2019/20)
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