L’espressione di se stessi passa anche attraverso l’eleganza: personal branding
Personal branding e bon ton: due facce della stessa medaglia
Oggi, tanto si parla del personal branding e delle sue potenzialità, tutti lo esaltiamo, ma in pochi ne conoscono a pieno il significato.
Scopriamolo insieme.
Il personal branding è la capacità di un individuo di promuovere se stesso, attraverso i suoi punti di forza, creando così un marchio personale.
Esso significa comunicare efficacemente con i nostri interlocutori, per permettergli di scegliere noi. Prevede la ricerca di una strategia che possa mettere in risalto i nostri punti di forza e poterli sfruttare al meglio per raggiungere i nostri obiettivi, i quali vanno altrettanto scelti con cura e definiti in maniera chiara.
Una buona strategia deve valutare accuratamente la concorrenza e sfruttare la nostra unicità per risaltare nella massa.
Fare personal branding significa puntare su un prodotto unico in continuo sviluppo e in continua evoluzione: noi stessi.
Nel personal branding TU sei il prodotto!
Ecco perché la nostra immagine è tanto importante, ciò che siamo e facciamo diventa il nostro curriculum, il nostro valore aggiunto.
Chiarito di cosa stiamo parlando, non ci resta che pensare a come svilupparlo. Quale modo migliore di creare un’immagine di se stessi da “vendere”, se non attraverso un comportamento da persona educata e di classe?
Perché imparare l’etichetta può essere importante?
Qualcuno crede che il bon ton sia ormai passato di moda, ma la rara eleganza di una vera gentildonna o un vero gentiluomo non possono che stupire gli altri. Proprio attraverso il nostro modo di fare, fine ed elegante, possiamo fare la differenza.
Sarà quindi possibile trasmettere un’immagine ben precisa di noi, con la quale dovremo rimanere coerenti e che ovviamente non significa nascondere chi siamo davvero.
Oggi giorno, soprattutto sui social, è importante avere un buon comportamento, potete trovare qualche consiglio su come comportarvi qui!
Per chi vuole fare di se stesso un business, conoscere l’etichetta per evitare figuracce nelle relazioni di lavoro è fondamentale.
Spesso nei rapporti con gli altri la prima impressione è quella che conta, allora scopriamo come renderci interessanti fin dai primi istanti con queste semplici regole:
Il saluto
Di grande effetto è l’elemento sorriso, salutare qualcuno con il broncio non è mai piacevole, quindi ricordate di sorridere sempre.
Dopo aver creato un’atmosfera piacevole per il nostro interlocutore, sarà buona creanza utilizzare il saluto più appropriato in base al momento della giornata e del contesto in cui ci si trova, un’ambiente formale piuttosto che informale, ogni luogo ha il suo codice di comportamento.
La presentazione
Fondamentale per catturare l’attenzione del nostro interlocutore durante la presentazione è un’adeguata stretta di mano.
Essa non deve essere né troppo molle (rischierebbe di farci sembrare persone insicure) né troppo forte (si corre il rischio di passare per persone eccessivamente sicure di sé).
Durante la presentazione è inoltre fondamentale presentarsi con nome e cognome e non viceversa(l’utilizzo di cognome e nome deve essere riservato esclusivamente alla modulistica).
Gradito l’utilizzo del termine “buongiorno/buonasera”, piuttosto che “piacere/lieto”, poiché queste ultime forme di cortesia sono da utilizzarsi al termine del colloquio (per essere certi che la conoscenza sia stata davvero un piacere).
Non è necessario, invece, utilizzare i propri titoli durante questa fase, perché se il vostro interlocutore è interessato vi lascerà modo di parlarne durante la conversazione.
La conversazione
Saper gestire una buona prima conversazione è molto importante per chi vuole farsi conoscere, quindi rispolverate qualche vecchio libro di italiano e grammatica per evitare figuracce. Ebbene sì, un’impeccabile italiano è già un buon inizio per non lasciarsi scappare un futuro sostenitore.
Cercate, inoltre, di non concentrare eccessivamente la conversazione su voi stessi, rischiereste di diventare noiosi, lasciate invece che il vostro interlocutore possa sentirsi a proprio agio con voi, dedicandogli le giuste attenzioni, mostrandovi curiosi e sensibili, dimostrandovi persone gentile, educate e degne di interesse.
Durante la conversazione, ricordate di rivolgervi sempre dando del Lei, a meno che non vi venga data la possibilità di utilizzare il tu.
Evitate domande imbarazzanti o argomenti troppo distanti dall’ambiente in cui vi trovate.
Naturalmente queste regole, sebbene si rifacciano a norme di comportamento generalmente accettate sul piano quotidiano, non sono applicabili in tutti i contesti formali; ad ogni modo, costituiscono un buon punto di partenza per chiunque voglia iniziare a sviluppare il suo personal brand.
Apprese queste semplici regole, non vi resta che sperimentarle e creare un personal brand che vi rispecchi, ma soprattutto che vi faccia distinguere dagli altri.
Cosa aspetti? Inizia subito!
Roberta Catalano
studentessa del Biennio Specialistico di Grafica e Comunicazione
Se vuoi approfondire l’argomento sul bon ton ti consiglio:
– Il Cerimoniale di Massimo Sgrelli
– Il Galateo ovvero de’ costumi di Giovanni della Casa (XVI secolo)
– Cerimoniale Diplomatico della Repubblica del Ministero degli Affari Esteri
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