L’albero dell’alluminio

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

No, non si tratta di una curiosa e rara specie classificata dai botanici. E nemmeno di una nuova e stravagante invenzione degli scienziati. Si tratta invece di una creazione dei piccoli artisti della scuola dell’infanzia di Mandello del Lario.

Quest’anno i bambini di Mandello stanno sviluppando a scuola, supportati anche dall’intervento in ambito creativo e di laboratorio di Damiana Gatti, un percorso sulla scoperta dell’alluminio e delle sue caratteristiche e specificità,.

Cosa ci sarà di bello nella carta di alluminio? Beh, i piccoli esploratori hanno sperimentato le sue proprietà e si sono affezionati molto a Mr. Bobina – come hanno iniziato affettuosamente a chiamarlo dopo una visita interessante e stimolante alla fabbrica Carcano, una dei massimi produttori di questo materiale.

Così, con Damiana, hanno intrapreso un percorso per andare alla scoperta di questo materiale, andando a scovare la bellezza che si può ritrovare anche in un semplice pezzetto di alluminio.

Hanno così ricoperto i vari oggetti – e non solo! – per vedere la loro impronta impressa nel foglio. Hanno disegnato forme, ispirandosi alle geometrie del loro nuovo amico Kandinskij. Hanno coperto differenti oggetti per vederli con un occhio nuovo. Ed è sotto questo impulso creativo che hanno sparso per la loro bellissima scuola una serie di dettagli ricoperti d’alluminio: le maniglie delle porte, la ringhiera della scala, perfino il viso e la cravatta del signor Carcano, che vigila su di loro in sala da pranzo.

Ma cosa c’entriamo noi ragazze di Comunicazione e Didattica dell’Arte? Beh, Damiana Gatti – nostra docente di Didattica per i Musei del Biennio – ha pensato di invitarci a Mandello per far sperimentare anche a noi un’esperienza di questo genere con questi piccoli e curiosi interlocutori.
Durante le sue lezioni, infatti, lavoriamo e ragioniamo anche su come avvicinare i più piccoli al bello, all’arte e alla creatività. E quale occasione migliore se non entrare in contatto con i diretti interessati?

Studiare le cose sulla carta non è mai uguale a provarle veramente, e anche questa volta ne abbiamo avuto la conferma visto che i bimbi hanno stravolto completamente tutte le nostre aspettative.

Diciamo che all’inizio non è stato così facile come poteva sembrare.
Sei sconosciute che si intrufolano nel loro piccolo mondo creano sempre un po’ di disagio: tanti piccoli occhi ci hanno scrutano a lungo in un silenzio quasi irreale.

La mattinata si è trascinata lenta, mentre i bimbi ci osservavano in ogni nostra mossa e Damiana cercava di attirare la loro attenzione e di attivare la loro creatività, come sono già ben abituati a fare.
Manipolando il foglio di alluminio, creavano delle piccole forme e poi le assemblavano una alla volta fino ad arrivare a una composizione che loro alla fine hanno definito “la città”.
Una città molto strana di sicuro, composta da tanti piccoli pezzetti di alluminio dalle forme più strane e disparate. Ed è sullo sfondo di questa minuscola città che ci siamo salutati, dandoci appuntamento per il pomeriggio.

È con l’arrivo della pausa pranzo che si è stravolto tutto. Anche noi siamo tornate un po’ bambine, sedendoci ai loro piccoli tavoli e sulle loro minuscole sedie, condividendo con loro il pranzo in allegria.
Ed è allora che è iniziato il loro show: circondate da una folla alta un metro o poco più, sfiorate da piccole mani curiose, interrogate dalle loro vocine, abbiamo iniziato a conoscerci e la vergogna provata al mattino è sparita completamente.

Il pomeriggio erano più attivi, più coinvolti ed è così che si è aperta la parte più divertente e… gigante!
Sì, avete capito bene, proprio gigante.

Perché fermarsi a creare solo delle piccole forme in alluminio? Facciamole più grandi!

Divisi in piccoli gruppi, capitanati da ciascuna di noi, abbiamo realizzato delle forme in alluminio di grandi dimensioni, delle vere e proprie sculture che hanno completamente attirato l’attenzione dei più piccoli.

Ma cosa c’entra con tutto ciò l’albero dell’alluminio?
Beh, semplicemente quando è stato il momento di ammirare le loro creazioni allestite intorno e sopra un albero di ulivo, è stato chiesto loro anche di spiegarci che tipo di albero fosse. E la loro risposta convinta e decisa, che ci ha lasciato completamente esterrefatte, è stata: “l’albero dell’alluminio!”

E la nostra e la loro gioia per questa creazione si è poi estesa anche ai più grandi.
Sì, perché i bimbi contentissimi, prima di tornarsene a casa, prendevano per mano i genitori, i nonni, gli zii e li portavano ad ammirare il loro personale e unico albero dell’alluminio.

Alice Vangelisti
#teamdidattica


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