“Universe”: video game, fumetto e web serie

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

L’idea

Il progetto Universe nasce come sviluppo di una storia utilizzando diversi ambiti multimediali: il fumetto, il videogioco e la webserie.

L’idea di coinvolgere molteplici modi di comunicare per raccontare degli avvenimenti, porta ad una visione più completa della storia raccontata e rende più coinvolgente e partecipativa la narrazione.

Il fine? Riuscire a dimostrare come una sola persona possa nel  XXI  secolo creare un prodotto multimediale completo.

L’idea nasce quando avevo 8 anni. Ho iniziato a creare un personaggio inventato che ho chiamato Edward Blue. Edward esplorava l’universo!

Essendo ispirato in quel periodo dai racconti (film e libri) che mi circondavano come i film di Harry Potter o cartoni animati come Dragon Ball, ho dato vita in un video game a un mio universo; da qui il nome del progetto Universe.

Il videogioco per mobile che sto sviluppando sarà un’avventura: il giocatore vestirà i panni di Jiulius 133, un soldato rimasto su un pianeta ormai isolato, le cui comunicazioni sono schermate da antenne nemiche che non gli permettono di essere rintracciato.

Egli dovrà trovare attraverso alcune missioni i 5 monumenti del pianeta che permettono di liberarsi dalle antenne e distruggerle grazie alle astronavi imperiali che trova nelle mappe, scoprendo nel frattempo i motivi per cui i nemici hanno isolato il pianeta.

Come livello bonus il giocatore potrà trasformarsi in Edward Blue, un ragazzo con poteri mandato sul pianeta per salvare Jiulius in alcune situazioni che si presenteranno durante la narrazione del gioco.

Imperiamus soldiers for new mobile game Universe: coming soon!
Imperiamus soldiers for new mobile game Universe: coming soon!

Percorso studi

Inizialmente volevo scriverne un libro! Ma ero solo un ragazzino e scrivere bene richiede un gran tempo e molta capacità lessicale… Forse troppo per un ragazzino…

Ho quindi iniziato a esplorare il mondo del disegno frequentando il Liceo Artistico.

Cosi facendo la mia idea poteva prendere forma tramite il fumetto. E così è stato!
Poi ho esplorato il mondo del cinema e del 3D che diventava sempre più open source. Ho acquisito alcune primarie capacità in quest’ambito prima dell’università; ero sicuro di riuscire a completare il progetto da solo.

Infine ho trovato un’Accademia che potesse unire queste mie passioni con gli studi fatti in un solo corso.

Seguendo così l’indirizzo di Nuove Tecnologie dell’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia, in 3 anni ho imparato non solo a migliorare le tecniche pre-acquisite, ma ne ho apprese di nuove, più tecniche e specifiche, grazie ai consigli di docenti esperti in materia che mi hanno aiutato a capire i problemi che non riuscivo a gestire affidandomi solo a blog e forum online, riuscendo così, grazie all’utilizzo di nuovi programmi e funzionalità, a gestire tutta la parte di sviluppo di un video game.

Per non limitarmi ad una sola via, cosi come ho imparato negli anni di studio accademici, mi sono proposto quindi di continuare a parlare della mia storia unendo i 3 media: fumetto, video gioco e video-web serie.

Realizzazione

Una volta avuta l’idea, ho dovuto pensare alla figura dei personaggi; per far questo ho preso spunto da persone reali.

A partire dalle fotografie, ho iniziato ad abbozzare degli schizzi per capire i tratti principali del viso, completando il personaggio con l’abbigliamento adatto ai tratti somatici; realizzando poi il 3D dei volti e gli effetti speciali e per gli easter eggs del gioco.

Per i volti dei personaggi ho usato Mudbox in quanto la modellazione umanoide risulta più facile; i vestiti sono stati creati usando MarvelousDesign che nonostante i poligoni alti, mi ha permesso di creare i vestiti che avevo in mente; per le texture ho usato Photoshop, ispirandomi a immagini reali per il colore, lucentezza, ruvidità o dimensioni.

Il tutto l’ho meshato in Maya, che mi ha permesso sia di fare dei rendering, sia fare il rigging umanoide, compreso quello degli animali.

Per la realizzazione poi del videogioco ho usato Unity, che mi ha permesso di mettere in movimento tutti i passaggi precedenti e vedere finalmente i personaggi prendere vita.

Edward Radu
ex studente del triennio di Nuove Tecnologie dell’Arte


0 commenti

Lascia un commento