L’onda generatrice è partita!

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

È stato presentato al pubblico, Sabato 9 gennaio 2016 a Mozzanica, la struttura dell’Onda Generatrice, realizzata dagli artisti Pietro Spoto e Adriano Rossoni, anche progettista dell’onda e coordinatore del progetto “ONDA GENERATRICE”.

L’“onda generatrice” è un progetto di arte etica.

In un mondo che pone due enormi sfide all’umanità: la sfida ambientale e l’obiettivo di un ineludibile trasformazione in positivo delle relazioni tra le diverse fedi e culture, l’arte non può sottrarsi al suo compito naturale.

Per la sua realtà di pensiero intuitivo e innovativo, è chiamata ad uscire dai salotti e dal circuito ristretto ed autoreferenziale in cui è stata costretta nel secolo scorso e a tornare a dialogare con la gente, a porsi obiettivi sociali, a ridiventare, come è sempre stato, uno strumento atto non solo a celebrare il potere o a raccontare il presente del singolo, ma ad evocare l’immagine di un futuro possibile.

Per quanto attiene alle relazioni umane, la migrazione epocale cui stiamo assistendo ci interroga. Ancora più urgente diventa l’interrogativo se, alle morti in mare e alla pressione sulle frontiere e sui territori, si aggiunge l’azione del terrorismo.

Questa domanda accomuna, anche inconsapevolmente, donne e uomini del presente: quale futuro per le prossime generazioni?
I movimenti xenofobi stanno montando in Europa, per il momento arginati, ma con sempre maggiore difficoltà.

Eppure i creativi sanno che dall’incontro tra diverse culture, nonostante i drammi e le paure, potrebbe nascere un nuovo umanesimo e un nuovo rinascimento, non solo forieri di un rinnovamento artistico, ma complessivamente culturale, che solo potrebbe realmente avviare anche a soluzione il problema ambientale: un nuovo dialogo tra gli uomini come condizione di un nuovo dialogo con la natura.

L’onda è un’opera collettiva che si muove in questa direzione. L’affermazione: “La bellezza salverà il mondo” può essere tradotta in questo caso: “nella bellezza la sola vera possibilità di incontro”. E nell’onda due realtà sociali si incontrano sul tema della bellezza.

L’opera 

É un’onda la cui struttura, scomponibile in quattro moduli, ha uno sviluppo di 11 metri con un’altezza massima di 2,35 metri, ed è realizzata in giunco flessibile. E’ scomposta per potere essere trasportata e ricomposta sul luogo della performance.

Qui il telaio vegetale viene rivestito con un intreccio di foglie di palma: da una superficie di foglie nasce un’onda verde, fotogramma tridimensionale dell’evento epocale che stiamo vivendo.

E’ un’opera realizzata da due artisti italiani e da un artista africano che diventa onda con il contributo di un gruppo di giovani creativi accademici e di immigrati extracomunitari (studenti e intrecciatori/intrecciatrici di origini africane:artisti o artigiani), a noi arrivati sul mare e qui chiamati a partecipare come soggetti attivi alla realizzazione di un’opera d’arte.

In essa la creatività occidentale e la creatività e l’artigianato africani trovano una sintesi propositiva e fattiva. Analogamente, materie prime africane rivestono e modellano un’onda che non è più messaggera di inquietudine, ma di sinergie positive che si realizzano sotto gli occhi della popolazione tutta, un messaggio per il presente e per un possibile futuro di integrazione e collaborazione.

Il progetto iniziale prevede, realizzata la struttura, una performance di tessitura che si realizzi i in differita in diverse piazze lombarde.

La struttura diverrà itinerante

In ogni piazza viene dall’inizio rivestita da mani diverse, studenti accademici ed extracomunitari che di nuovo intrecciano e la rivestono di nuove fibre vegetali, in un processo costantemente rinnovantesi.

Secondo la filosofia dell’open source, già ampiamente sperimentata in ambito informatico, si mette a disposizione l’idea e le modalità di realizzazione, lasciando alle associazioni locali, nel riconoscimento e rispetto dell’idea iniziale, la possibilità di clonarla o di reiterarla con i miglioramenti o le modifiche che si considereranno apportatrici di ulteriore senso.

I primi due eventi con performance pubblica e tessitura si terranno a Brescia il 15 febbraio 2016 e a Cremona a marzo/aprile (data in via di definizione).

Professor Adriano Rossoni
Docente di Anatomia Artistica e di Disegno dell’Accademia SantaGiulia


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