Personaggi d’altri tempi

Pubblicato da Hdemia SantaGiulia il

Visita guidata teatralizzata alla Fondazione Morcelli-Repossi

Il progetto

Sabato 7 giugno 2014, un gruppo di studenti delle scuola di Didattica Museale e Scenografia, insieme ai professori Carlo Susa e Paolo Sacchini, e grazie alla collaborazione degli attori dello S.T.Ar.S. dell’Università Cattolica di Brescia, ha illustrato al pubblico, attraverso una suggestiva “visita guidata teatralizzata”, il ricco patrimonio artistico della Fondazione Biblioteca Morcelli – Pinacoteca Repossi.

Ad evento ultimato, abbiamo intervistato i “pionieri” del progetto, i professori Carlo Susa e Paolo Sacchini. L’evento rappresenta la tappa finale di un percorso didattico annuale, svolto in parallelo e in stretta collaborazione nei corsi di Didattica dei linguaggi artistici e di Tecniche performative per le arti visive, condotti rispettivamente dai due docenti.

Come nasce l’idea di teatralizzare le visite culturali?

Il Tourism Theatre nasce dall’esigenza di superare la vecchia concezione di museo, legando la conoscenza all’emozione.
Le prima forme di Tourism Theatre nascono in alcuni musei anglosassoni nel secolo scorso, con la comparsa di figuranti che intercettavano i visitatori del museo per “fare conversazione”, o rispondere alle loro domande.
Oggi il Tourism Theatre, oltre che nei musei, è usato soprattutto nei percorsi guidati nelle città e può prevedere la messa in scena di pezzi teatrali, solitamente monologhi o dialoghi tra personaggi.

Per chi come me è “estranea” a questo argomento, da dove si parte per sviluppare un progetto come questo?

Premesso che, negli scorsi anni, gli studenti del terzo anno della Scuola di Didattica dell’Arte per i Musei, a conclusione del corso, hanno sempre condotto una visita guidata “tradizionale”. Quest’anno si è voluto differenziare attraverso una teatralizzazione della visita guidata per coinvolgere gli studenti in un progetto ampio e particolarmente appassionante.

Vi sono diversi percorsi da seguire, quello più comune e che noi stessi abbiamo seguito, consiste per prima cosa nell’identificazione di un percorso guidato storico-artistico, quando questo è stato fissato, si identificano delle “tappe” che siano particolarmente significative e nelle quali possa risultare efficace giocare la carta del teatro. A quel punto, si fanno delle ricerche specifiche sulle storie legate a quelle tappe e si scrivono i testi drammatici. L’ultimo passaggio (coordinato dal prof. Domenico Franchi) consiste nella creazione dei costumi e degli oggetti di scena.

Costumi di scena indossati da due attrici studentesse dello S.T.A.r.S.
Costumi di scena indossati da due attrici studentesse dello S.T.Ar.S.

Il fatto di aver progettato la cosa con largo anticipo ci ha permesso di arrivare al lavoro “composizione drammatica” avendo alle spalle molte lezioni teoriche (e per questo bisogna ringraziare specificamente la dott.ssa Ilaria Manzoni).

Quali sono state le difficoltà incontrate durante tutta la preparazione dell’evento?

Le maggiori difficoltà incontrate sono state soprattutto quelle legate al coordinamento tra i tre gruppi (le guide, i drammaturghi-scenografi e gli attori). In particolare, abbastanza complesso è stato il rapporto con gli attori (i ragazzi delle esercitazioni di teatro dello S.T.Ar.S dell’Università Cattolica), in ragione del fatto che il laboratorio teatrale al quale hanno partecipato è stato molto breve e dunque i tempi di consegna dei testi e quelli per le “prove costume” erano molto stretti.

Costume di scena indossato da un'attrice studentessa dello S.T.A.r.S.
Costume di scena indossato da un’attrice studentessa dello S.T.A.r.S.

La fattiva collaborazione di tutte le parti in causa e le grandi capacità di adattamento degli scenografi e degli attori ha tuttavia permesso di risolvere agevolmente qualsiasi problema.

Una studentessa di Didattica Museale mostra le pagine di un libro antico
Una studentessa di Didattica Museale mostra le pagine di un libro antico

Ad evento ultimato, quali sono le vostre conclusioni? Vi sentite soddisfatti per il lavoro ottenuto?

Prof.Sacchini: «Credo che l’evento sia riuscito molto bene, come del resto confermato dalla piena soddisfazione del pubblico (che non era costituito da soli “amici e parenti”).
Per ciò che riguarda l’efficacia didattica e formativa, a mio avviso non c’è dubbio che per le future guide si sia trattato di un’esperienza importante, che ha dato loro modo di sperimentare concretamente cosa significa illustrare ad un pubblico il variegato patrimonio di una realtà culturale.
Nel corso dell’anno, inoltre, i miglioramenti degli studenti sono stati davvero tangibili, soprattutto sul piano dell’efficacia comunicativa e divulgativa.»

Prof.Susa: «Personalmente sono molto soddisfatto dell’esito dell’operazione e anche della risposta del pubblico. Tutti i ragazzi che hanno partecipato al progetto sono stati davvero bravi e affidabili. Si meriterebbero dei riconoscimenti anche più importanti di quelli che pure sono stati loro tributati a Chiari, al temine della giornata.»


Studenti del III anno di Didattica dell’Arte che hanno partecipato al progetto:
Claudia Capelli
Valeria Magnoli
Federica Scolari
Maria Vittoria Tagliati

Studenti del III anno di Scenografia che hanno partecipato al progetto:
Marta De Antoni
Maria Cassia Dos Santos
Valentina Guaita
Filippo Marai
Pietro Parma (si ringrazia per il reportage fotografico)
Sharon Pedroni
Miriam Rossi
Kevin Vielmi 

Breve gallery

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Alessandra Cucchiara
III del triennio in Web e Comunicazione d’Impresa

 


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